Commenti e Analisi
La truffa del salvataggio di Monte dei Paschi. Ovvero come i potenti si arricchiscono dicendo di tutelare i piccoli risparmiatori
Nelle ultime settimane si sono scritti fiumi di parole sul salvataggio di MPS ed effettivamente anche noi avremmo avuto non poche cose da dire, ma prima di esprimerci abbiamo preferito leggere il testo del decreto che proprio in queste ore è…
Una decisione politica. La consulta boccia il quesito sull'art.18
Alla fine è successo quello che speravamo non accadesse. Chiamata ad esprimersi sull’ammissibilità dei quesiti referendari, la Corte Costituzionale ha dichiarato inammissibile il quesito sull’articolo 18, lasciando in piedi quello sull’abolizione dei voucher e quello sulla responsabilità sociale negli appalti.…
No + no = SI: la classe operaia può!
Fincantieri, Piaggio, Microelectronics, Dema, AST, Same, Tenaris Dalmine, Ducati, Minarelli, GKN, CarbonSteel, CFT, Electrolux, Avio Aero, Stefani, Meridbulloni, SKF...sono solo alcune delle fabbriche dove è stato respinto l’infame contratto dei metalmeccanici, firmato da FIM, FIOM e UILM. In altre, dove ha prevalso il SI, il NO si è attestato comunque su numeri molto alti: all’Alenia di Pomigliano, ad esempio, è arrivato al 42%.…
[Milano] È stato veramente un Sì? Analisi del risultato referendario su Milano e città metropolitana
Milano è stata definita, alla luce del voto del referendum, come uno dei baluardi del PD in Italia. L'analisi dei dati rivela, invece, una realtà molto più complessa e interessante. Il maquillage del governo – e ciò la dice lunga, tra l’altro, sullo spauracchio che le sue sirene avevano propagato ovunque i giorni precedenti al voto referendario –, è stato giustificato anche con l’affermazione che il PD, pur avendo perso, ha di fatto ottenuto il 40% dei voti e questa sarebbe una forte legittimazione.…
La paura fa 60(%). E ora i sacrifici li facciano i padroni!
Il Governo più antioperaio degli ultimi 30 anni se ne è andato a casa, sommerso da una valanga di voti come non si vedeva da tanto tempo. Se ne è andato un Premier che ha spacciato per innovazione e modernità il ritorno a rapporti di lavoro ottocenteschi: l'assenza di tutele dal licenziamento ingiustificato, l'individualizzazione del rapporto col padrone, il lavoro minorile dell'alternanza scuola-lavoro, la liberalizzazione dei voucher.…
Tre indizi fanno una prova: CGIL SI' o NO?
“Ho fatto fatica, leggendo ‘il giornale della effelleci’ (la newsletter del sindacato della conoscenza della CGIL, n.d.R.), a trovare subito l’indicazione di voto. Solo al terzultimo rigo, preceduta da analisi esitanti, inviti alla responsabilità e dichiarazioni di rispetto della libertà di scelta degli individui: non è strano secondo voi, da parte di un sindacato che ha esplicitamente scelto il NO al referendum?”…