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[Napoli] Mannaggia a Caio e a Del Fante! Ovvero sullo sciopero dei lavoratori di Soluzioni Posta

Uno degli istinti più forti nell'uomo quando qualcosa non va è quello di cercare qualcuno con cui prendersela. È normale e sano. Bisogna solo stare attenti a non prendere delle cantonate e a ben indirizzare i propri “mannaggia”. Ad esempio bisogna…

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[Napoli] Una vittoria contro il lavoro nero: riprendiamoci tutto, soldi e dignità

F. è una ragazza come tante, più o meno come tutte e tutti noi. Con le sue aspirazioni, con i suoi piccoli o grandi sacrifici, con i suoi "pizzichi sulla pancia", le sue rinunce, la sua ostinatezza ad andare avanti. F. si arrovella, cerca di capire come fare a far valere quelli che sono semplicemente diritti, quelli che dovrebbero essere tutelati di per loro e che invece dobbiamo conquistarci passo passo, giorno dopo giorno, malgrado su qualche pezzo di carta ci sia assicurato che la Repubblica Italiana dovrebbe garantirceli e basta.…

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Perché tutta Italia deve dire NO al TAV? Ci vediamo il 6!

“Dovete fare sacrifici”. Quante volte abbiamo sentito queste parole? Ce lo dice chi ci governa, ce lo dicono i padroni che ci sfruttano sul lavoro, ce lo dicono persino i sindacati confederali che, almeno in teoria, dovrebbero stare dalla parte dei lavoratori. E quando qualcuno alza la testa, quando nel call center Almaviva o ad Alitalia i lavoratori dicono che non vogliamo più sottostare al ricatto dei sacrifici necessari per continuare a sopravvivere, vengono etichettati come pazzi, come incoscienti. I sacrifici sono anche quelli che vengono chiesti ai tanti giovani che lavorano in nero, a chiamata, a termine, a collaborazione oppure come interinali, moderna e legalizzata forma di caporalato. E se questi giovani rifiutano questa situazione, spunta l’etichetta anche per loro: sono “scansafatiche” incapaci di accettare le regole della competizione.…

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[Roma] Lavorare in E-Care: la replica dell'azienda

Qualche giorno fa abbiamo pubblicato un articolo sulle condizioni di lavoro nel call center E-Care a Roma. Condizioni di lavoro che abbiamo definito "assurde". L'azienda è intervenuta prontamente attraverso il suo ufficio legale, invitandoci a pubblicare la sua risposta in merito alle questioni che sollevavamo. La trovate di seguito. Come potrete leggere la difesa dell'azienda consiste nel rilevare come condizioni di lavoro del genere siano di fatto norma, certificata da un CCNL per cui è accettabile una paga oraria di 6,50€ l'ora e da leggi per cui pretendere dal proprio dipendente l'assoluta compatibilità ai dettami organizzativi aziendali non implica il sussistere di un rapporto di lavoro subordinato, ma anzi rispetta l'autonomia del lavoratore.…

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Rete Camere Popolari del Lavoro