Siamo tutti Abd Elsalam

Nella notte tra mercoledì 14 e giovedì 15 settembre un lavoratore egiziano di 53 anni, Abd Elsalam, è stato ucciso mentre scioperava davanti alla GLS di Piacenza, azienda in cui lavorava da anni. Durante il picchetto è stato investito da un camion che ha tentato di forzare il blocco e uscire dai cancelli dell’azienda.

Abd era lì, insieme a tanti altri facchini, durante lo sciopero indetto da USB per ottenere la riassunzione di alcuni lavoratori a tempo determinato che erano stati lasciati a casa. C’era nonostante lui non fosse direttamente coinvolto perché aveva già un contratto a tempo indeterminato. C’era perché aveva capito che “se toccano uno toccano tutti” non è un semplice slogan, ma la realtà del nostro tempo. Un lavoratore ucciso sul luogo di lavoro mentre lotta con i suoi compagni è cosa che non si vedeva da tempo, pensavamo fosse un evento appartenuto ad un altro tempo ed invece la violenza padronale ce lo ha sbattuto in faccia.

Ad uccidere Abd è stato tutto il sistema di sfruttamento del lavoro che nel settore della logistica ha proprio una delle sue punte di maggiore violenza. Quel sistema di cooperative, molto spesso legate al mondo mafioso, di cui i grandi attori della logistica, come GLS, si servono proprio per aggredire le condizioni di lavoro dei facchini. Un sistema che non ammette perdita di profitti e per questo è disposta a sacrificare anche la vita dei lavoratori.

La morte di Abd ha colpito i lavoratori di tutta Italia che hanno reagito con scioperi, manifestazioni e cortei che prima e dopo il grande corteo di Piacenza. Proprio per valorizzare questa reazione qui proveremo a raccogliere alcuni articoli sull’assassinio di Abd. Perché Abd è un nostro morto, un lavoratore immigrato che lottava per i diritti di tutti gli altri, un lavoratore coraggioso e generoso come dovremo essere tutti se vorremo cambiare questo sistema di sfruttamento e far sì che non esista più chi viene ucciso mentre sciopera.

Sei motivi (più uno) perché siamo tutti Abd Elsalam 

[Piacenza] Abd vive nelle lotte: accordo raggiunto con GLS per la stabilizzazione dei lavoratori a termine. 

[Piacenza] Facchino GLS travolto e ucciso durante lo sciopero

Sabato tutti a Piacenza per Abd Elsalam, vittima di guerra!

Piacenza, il silenzio complice e la risposta necessaria

Tutta l'Italia con Abd Elsalam

Nella notte scioperi e blocchi per Abd Elsalam

"La migliore solidarietà è lo sciopero. La reazione di classe all’assassinio di Abd El Salam", di Eliana Como del SindacatoAltraCosa

 

Di seguito abbiamo provato a raccogliere tutti gli episodi di solidarietà che hanno attraversato l'Italia in questi giorni e a restituirvi il clima che si respirava durante la manifestazione.

Buona lettura e buona visione!


 

Dopo la notizia dell'uccisione di Abd Elsalam, ci sono stati presidi a:

Roma: più di cento persone al presidio indetto giovedì alle 15:00 sotto al ministero del Lavoro, culminato nel blocco di via Veneto per un'ora.

Bolognacentinaia di persone in corteo nella giornata di giovedì, scontri con la polizia quando il corteo ha provato a dirigersi verso la stazione.

Pavia: giovedì 15, oltre 150 persone e tantissimi sindacati e organizzazioni politiche hanno risposto all'appello lanciato dall'USB: il presidio è diventato un corteo che, dopo aver sfilato da piazza Duomo a piazza Vittoria, si è trasformato in un'assemblea. Davanti al Tribunale è stato appeso lo striscione "I vostri profitti, i nostri morti".

- Livorno: sabato, in concomitanza con il corteo, il Coordinamento Lavoratori e Lavoratrici Livornesi ha organizzato un davanti al magazzino GLS

Bergamo: appena saputo dell'uccisione di Abd Elsalam, nella tarda mattinata di giovedì 15, più di cento lavoratori  le strade di Bergamo; la solidarietà è continuata sabato sera, con , al festival "Celada in strada".

Firenze: decine di persone in presidio .

- Torino:  giovedì pomeriggio con un breve blocco del traffico. Dopo un comizio, è stato osservato un minuto di silenzio. Campeggiava lo striscione "GLS Piacenza, il profitto padronale uccide".

Napoli : giovedì 15 è stato immediatamente organizzato un nel pomeriggio, e il giorno dopo  davanti al magazzino GLS di Mariglianella. Alla fine si è riusciti a parlare con i lavoratori del magazzino, che hanno espresso vicinanza alla famiglia e ai compagni di Abd Elsalam.

- Milano: numerose realtà cittadine hanno partecipato al corteo regionale indetto dall'USB, che ha visto centinaia di persone sfilare per le strade.

- Padova: venerdì alle 18:00, oltre 100 persone hanno partecipato al presidio, e dopo aver appeso numerosi striscioni hanno sfilato poi in corteo per le strade del centro al grido di "Assassini!".

Brescia: trenta partecipanti al presidio davanti al magazzino GLS della città.

Lecco: venerdì, dalle 4 di mattina fino al pomeriggio il magazzino GLS di Valmadrera è stato presidiato e a tutti i mezzi è stato impedito di entrare e uscire

Catania: quattro ore di presidio nella sera di sabato davanti alla prefettura di Catania, dove è stata anche organizzata una "Cassa di resistenza" per la famiglia di Abd Elsalam.

- Avellino: nella giornata di venerdì è stato organizzato un presidio davanti alla Prefettura.

Modena: lunedì 19 davanti al Sacrario della Ghirlandina è stato chiamato un presidio. Numerosi gli organizzatori, che puntano il dito contro l'utilizzo di false cooperative nel mondo della logistica.

Nola (NA): lunedì 19 la FIOM lancia un'ora di sciopero a fine turno degli operai Leonardo/Alenia.

Messina: martedì 20  in Piazza Cairoli (Messina) "Operaio ucciso mentre lottava per i diritti dei lavoratori"

Pistoia: mercoledì 21 dalle 10 alle 13  "Basta morti operaie!"

 

Ma la mobilitazione non si è limitata ai presidi o cortei simbolici, e si è allargata presto anche ai posti di lavoro. Numerose fabbriche in tutta Italia si sono mobilitate e hanno dichiarato scioperi:

- subito, nella giornata di giovedì 15, sono arrivati comunicati dalla SAME di Treviglio, dalla Oerlikon di Torino, da GKN e Easy-Group di Firenze che proclamavano sciopero nelle ore finali dei turni.

- venerdì i lavoratori dell'Electrolux hanno scioperato, con adesioni di oltre il 50% nei turni part time della mattina e ancora maggiore negli altri reparti. Solidarietà dalle RSU alla famiglia di Abd Elsalam.

- scioperi e comunicati di solidarietà anche dalla Ferrari, dalla Maserati e dalla Motovario. Un messaggio a tutti i compagni: "La vostra lotta è la nostra lotta!"

-  la Fiom di Milano ha indetto per venerdì 16 una giornata di mobilitazione, contro l'attacco sistematico ai diritti dei lavoratori.

- anche la Fiom di Brescia, tra giovedì e venerdì, ha dato vita a un'intensa mobilitazione. Tra scioperi e iniziative varie, hanno aderito moltissime fabbriche della provincia: Iveco, Iveco mezzi speciali, Eredi Gnutti, Omb Technology, Isoclima, MetalWork, ATB, Fonderia di Torbole, Sabaf, Streparava, Lanfranchi, Eural, Beretta, Trw, Banco Nazionale di Prova, Timken, Redaelli, Uberti, Tanfoglio, Metra, Metracolor, Compes e altre ancora.

- Fim, Fiom e Uilm di Venezia hanno proclamato sciopero di un'ora a fine turno per la giornata di lunedì 19.

- anche negli stabilimenti FCA di Termoli, sono previste due ore di sciopero per lunedì 19 e maredì 20.

- l'area di opposizione interna alla CGIL, "ilsindacatounaltracosa", ha chiesto alla CGIL di indire uno sciopero generale per questa settimana, con cui "diffondere, generalizzare e radicalizzare" la reazione spontanea di questi giorni.

E per concludere, sull'onda dell'assassinio di Abd Elsalam e delle morti di lavoratori avvenute nei giorni scorsi a Taranto, Roma e Trieste, sono state proclemate a livello nazionale da Fim, Fiom e Uilm un'ora di sciopero e assemblee sui luoghi di lavoro.

Per la giornata del 21 settembre USB ha chiamato una mobilitazione nazionale per ABD ELSALAM. Il sindacato ha proclamato lo sciopero per tutto il turno notturno di martedì notte, fino al mattino di mercoledì 21 settembre. Presidi già lanciati alle sedi GLS di Roma e .

A Padova invece dalle 18.30 di martedì , ex presidente di Legacoop, associazione a cui aderiscono molte delle cooperative che contribuiscono al sistema di sfruttamento che domina tutto il sistema della logistica, e ministro che ha liberalizzato l'utilizzo del tempo determinato, proprio l'istituto contro cui ABD stava lottando la notte in cui è stato ucciso.

 

 

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