[Francia] Tutta la Francia contro la loi El-Khomri: no al Jobs Act francese!

Oggi la ‪‎Francia‬ si solleva contro la loi El-Khomri, ossia il ‪‎Jobs Act‬ d'oltralpe. E’ stato sufficiente che il Ministro del lavoro El Khomri presentasse il progetto di legge sulla riforma del mercato del lavoro, la famigerata Loi Travail, perché si organizzasse rapidamente un'opposizione sociale

e di massa che a partire dal 9 marzo continua a riempire le strade dell'intera Francia.

Il 9 marzo 500.000 persone hanno sfilato in decine di manifestazioni, per tornarci il 17 e il 24 marzo. La partecipazione è continuata a crescere e oggi per lo sciopero generale si prevede l'adesione di due milioni di persone.
La Loi Travail, una sorta di Jobs Act in salsa transalpina, prevede una precarizzazione e una riduzione di diritti per chi lavora: la libertà di licenziamento per le imprese che potranno limitarsi ad erogare un misero indennizzo economico,  l'aumento fino a 12 ore di lavoro quotidiano, la riduzione del pagamento degli straordinari, la possibilità di derogare al Codice del lavoro con accordi peggiorativi a livello d'impresa, la cancellazione del diritto al congedo.

Le prime mobilitazioni hanno obbligato il governo ad apportare delle modifiche al progetto, ma l'obiettivo delle organizzazioni sindacali e studentesche rimane quello del ritiro totale della proposta di legge, che nel frattempo è approdata dentro le aule parlamentari. La discussione è iniziata il 24 marzo e si prevedono le prime votazioni il 3 maggio.

La LoiTravail sembra aver catalizzato una serie di tensioni e conflitti che all'interno della società francese sono rimasti sotto traccia in questi anni, ma soprattutto negli ultimi mesi da quando sono entrate in vigore le leggi d'emergenza in seguito agli attentati. I movimenti sociali hanno assistito a una drastica riduzione dei propri spazi di agibilità politica, che la protesta di questi giorni sta mettendo in discussione. Le violenze poliziesche perpetrate in particolare sugli studenti, con lo sgombero dell'assemblea generale tenutasi nella facoltà di Tolbiac il 17 marzo, e con l’aggressione gratuita di alcuni agenti verso uno studente di 15 anni, le cui immagini hanno fatto il giro del Paese, hanno contribuito ad accrescere la rabbia e a svelare a cosa servano davvero le leggi d’emergenza: reprimere chiunque lotti per difendere le proprie condizioni di vita.

In questi giorni si parla ovunque di interconnessione delle lotte. Si susseguono assemblee e dibattiti dove si dialoga tra studenti medi e universitari, femministe e migranti, lavoratori e disoccupati. La differenti soggettività sono intente a costruire un terreno comune che metta in discussione radicalmente le politiche neoliberiste della Francia e di questa Europa.  L'opposizione alla LoiTravail, sembra essere lo stimolo che può rilanciare le battaglie sociali contro lo stato d'emergenza, le grandi opere e l'islamofobia crescente, per i diritti dei migranti. La reattività del tessuto sociale francese è cosa nota, perciò all'interno del movimento ci si pone l'obiettivo di dare continuità ad una mobilitazione che non si vedeva dal 2006, quando venne bloccato il CPE (contratto di prima assunzione) contro l’allora governo di destra guidato da Sarkozy. La scommessa sarà quindi quella di proseguire anche dopo lo sciopero generale: la mobilitazione infatti potrebbe continuare con la chiamata "Nuit debout" che chiama all'occupazione di una piazza nella notte di domani. Qui si dice che la lotta deve andare avanti almeno fino al 32 marzo.

Ciò che sta accadendo in Francia è un messaggio che non possiamo lasciarci sfuggire, per questo abbiamo scritto una lettera da lavoratori italiani a lavoratori francesi che domani distribuiremo al corteo di Parigi. Soprattutto per questo alcuni di noi sono in questo momento nella capitale, per seguire dal vivo gli avvenimenti, e per dire la verità ai lavoratori italiani e francesi.

Stay tuned!
#‎onvautmieuxqueca‬
‪#‎loitravail‬

Di seguito la cronaca della giornata.

ore 6 (01/04/2016): la polizia ha evaquato la piazza ma gli occupanti promettono di tornare presto!
ore 20:
3/4000 persone occupano Place de la République per la "Nuit debout"
ore 16.30:
anche la coda del corteo sta arrivando a Place de la République. Una parte del corteo ha provato a proseguire su boulevard Voltaire ma è stata bloccata dalla polizia. Alcuni manifestanti hanno riportato ferite ai piedi e alle gambe causate dai lacrimogeni. Ora si attende la acampada lanciata per questa notte. 

ore 16: la testa del corteo ha raggiunto place de la République, dove dovrebbe terminare la manifestazione. Continuano lanci di lacrimogeni e qualche tafferuglio lungo il corteo. Giunge la notizia di altri due arresti.


ore 15.45:
grande tensione in testa al corteo: lacrimogeni contro pietre e bottiglie.
ore 15.20:
Ancora momenti di tensione alla testa del corteo. Come si apprende da Paris-Luttes un operaio della Goodyear è stato colpito al piede.

ore 15
: ecco i dati sulla partecipazione alle manifestazioni di questa mattina nelle altre grandi città francesi:

Toulouse 20000
Bordeaux 30000
Marseille 12000
Grenoble 7000
Saint Nazaire 5500
Rouen 6000
Clermont 5000
Nantes 12000
Le Havre 7000


ore 14.30
: la manifestazione riparte con un numero altissimo di partecipanti e per ora tutto tranquillo.


ore 14:
Dopo continue cariche delle forze dell'ordine contro il corteo studentesco, i manifestanti si stanno raccogliendo in Place de l'Italie, dove oggi pomeriggio partirà la manifestazione insieme ai lavoratori. Dopo una mattinata frenetica, ora la situazione è calma.

ore 13.18:
il corteo degli studenti è giunto in Place d'Italie dove tra poco comincia il concentramento dei lavoratori. La piazza è già gremita: si stimano decine di migliaia di partecipanti e la folla continua ad aumentare!
ore 12.57:
la polizia parigina annuncia 10 arresti per il corteo degli studenti.
ore 12.30
: il corteo studentesco continua subire cariche da parte delle forze dell'ordine e i maifestanti resistono come possono. E' un continuo di momenti di tensione come testimonia il collegamento con Radio Onda d'Urto

ore 12.25: secondo la stampa 3000 manifestanti a Valenciennes (contro i 1000 del 9 marzo), a Nantes sono addirittura 25000!
ore 12.20:
lacrimogeni contro i manifestanti anche a Nantes.


ore 12.12:
prima carica della polizia contro il corteo. Il corteo riparte verso Austerlitz.

ore 12.05:
intanto il corteo studentesco si trova all'altezza di Gare de Lyon: sassi contro la polizia, lacrimogeni della polizia. Ma i manifestanti sono tantissimi ed il corteo può proseguire.

ore 12.00:
prime cifre sulle adesioni allo sciopero: secondo i sindacati oltre il 24% degli autoferrotranvieri è in sciopero!
ore 11.30:
intanto giunge la notizia che anche la reggia di Versailles oggi è chiusa per sciopero del personale!
ore 11.25:
il corteo studentesco si muove! Dopo nemmeno mezzora dall'inizio del concentramento sono già 1000 i ragazzi e le ragazze in corteo!

ore 11.20: Non si lotta solo a Parigi oggi...5 banche e 2 agenzie immobiliari sanzionate a Grenoble. A Tolosa sono già 25000 i manifestanti, mentre cortei stanno partendo anche a Nantes, Valenciennes, Rennes, Limoges, Pau, Lione, Marsiglia.

ore 10.45: anche la Tour Eiffel oggi rimane chiusa per lo sciopero generale!
ore 10
:
secondo la stampa sono più di 70 le scuole superiori chiuse a Parigi. Mentre lo sciopero nel settore della stampa è massiccio: 100% dei correttori e scioperano anche moltissimi giornalisti e segretarie di redazione!



ore 8.30:
Oggi in Francia per lo sciopero generale sono attesi 266 assemblamenti per circa 2 milioni di persone. Tra poco parte la diretta da Parigi e da tutte le altre città in mobilitazione. Alle 11 concentramento degli studenti a Place de la Nation; poi alle 13 il concentramento dei lavoratori a Place d'Italie col corteo che si ricongiungerà a quello degli studenti.


Ieri circa 350 Sans Papier si sono barricati all’interno del Ministero del lavoro a Parigi. Chiedono di essere regolarizzati immediatamente, in quanto la loro condizione  di clandestinità li obbliga a lavorare  senza alcun contratto di lavoro e quindi in condizioni di ipersfruttamento. Un collegamento con Radio Onda d'Urto:

 

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