Jobs Act: capirlo con un cartone animato!

La quantità di retorica, falsità, mistificazioni con cui Governo e padroni hanno coperto il Jobs Act è impressionante. Dall'invenzione delle "tutele crescenti" alla sparata sulla "fine del precariato", passando per i tweet del Premier secondo cui "nessuno verrà lasciato solo"... bugie ripetute così tante volte da sembrare quasi vere!

Contando sul gigantesco apparato mediatico che possiedono, padroni e lacchè sperano di poter nascondere la natura reale di questa terribile controriforma. Lo sperano perché immaginano la rabbia che si scatenerà contro di loro quando milioni di lavoratori e lavoratrici si renderanno conto sulla propria pelle di cosa si nasconde dietro le loro belle parole.

Per aiutare i lavoratori a capire e i padroni a temerci, abbiamo realizzato questo piccolo video animato in cui tentiamo di spiegare cosa si nasconde realmente dietro questa misura, oltre la propaganda di Renzi. Un ulteriore piccolo contributo alla lotta per la dignità e il rispetto di chi deve lavorare per vivere!

 

 

Per saperne di più: opuscolo sulla riforma.

E il tour: "Jobs Act: conoscerlo per combatterlo"!

Renzi   Jobs Act  

Cosa si muove

  • Sabato 19 Gennaio circa 100 persone tra dipendenti e solidali hanno scioperato e manifestato sotto la sede dell'H&M di via Toledo a Napoli per avere risposte. I lavoratori hanno scoperto che ad Agosto scadrà il contratto di affitto dell’immobile senza però ricevere in cambio assicurazioni da parte dell’azienda sul loro futuro. L'H&M non è nuova a questi eventi; già a Milano, Molfetta, Roma, Bari, alcune sedi hanno chiuso di punto in bianco, dando un preavviso di un mese, mandando a casa i dipendenti. È vergognoso che l'ottava multinazionale più ricca al mondo, con sedi sparse in tutta italia ed Europa, non possa garantire una maggiore sicurezza lavorativa a 70 dipendenti, non abbia la decenza di chiarire le proprie intenzioni. D’altronde non son intenzioni di cui andare fieri: aprire un ulteriore sede e facendovi lavorare dipendenti con contratti precari, riducendo di molto i costi rispetto ad un contratto a tempo indeterminato.
    Jan 22 , 2019

    Sabato 19 Gennaio circa 100 persone tra dipendenti e solidali hanno scioperato e manifestato sotto la sede dell'H&M di via Toledo a Napoli per avere risposte.
    La sede della grande catena internazionale conta circa 70 dipendenti, la maggior parte con contratto a tempo indeterminato, ma tanti altri a chiamata, in condizione di estrema precarietà. Per vie traverse i lavoratori hanno scoperto che ad Agosto scadrà il contratto di affitto dell’immobile senza però ricevere in cambio assicurazioni da parte dell’azienda sul loro futuro. Anzi, il massimo che gli è stato detto è che la trattativa con la proprietà è in stallo.

  • Gestioncar lavoratori in sciopero per due mesi di stipendi arretrati contro titolari di azienda che non conoscono
    Nov 29 , 2018

    Un’assurda storia di ordinario capitalismo quella che si sta consumando nel capannone della Gestioncar nell’ex-zona industriale di Napoli, Gianturco, dove una volta c’erano fabbriche e ora ci sono magazzini all’ingrosso, depositi di smistamento logistico e tanta disoccupazione. Assurda perché i dipendenti di questo call center in questi giorni – e per l’intera settimana –, sono in sciopero tentando di avere risposte da una proprietà… che non conoscono!

Cassetta degli attrezzi

  • La camera popolare del lavoro di Napoli è ormai impegnata da anni nella costruzione di una campagna cittadina contro il lavoro nero, abbiamo provato a costruire una mobilitazione, ad intervenire su ispettorato e comune per poter lottare su ogni terreno, come continuare questa lotta? come organizzare un settore che per definizione non lo è?
    May 25 , 2018

    Il lavoro nero è una rogna! Si tratta di una banalità per chi ogni giorno è costretto a lavorare senza nessuna tutela contrattuale e, allo stesso tempo, di un’affermazione che indica le difficoltà di intervento che ci siamo trovati ad affrontare quando abbiamo deciso di prendere “di petto” quest'ambito. In questo testo vogliamo provare a socializzare qualche riflessione con chi vuole affrontare le problematiche e le rivendicazioni in un settore del mondo del lavoro per definizione complicato, articolato e variegato.

  • Autisti Atac attaccano info-grafica
    Sep 11 , 2017

    Ogni vertenza di lavoro è uno scontro tra un gruppo di lavoratori e chi l’azienda la possiede o la dirige. È uno scontro tra chi pensa che qualche centinaio di licenziamenti siano un modo per dimagrire i costi, e per chi è il rischio di perdere ogni cosa. Oppure tra chi pensa che aumentare la flessibilità oraria e mettere gli straordinari in banca ore sia efficientare l’utilizzo della manodopera, e chi vede il proprio tempo libero erodersi sempre di più, ed il proprio fisico crollare.
    Non sono solo gli interessi a scontrarsi, ma anche le parole.

  • rete
    Apr 26 , 2017

    Si parte con la rete degli sportelli e delle camere popolari del lavoro!

Interviste e inchieste

  • Lo scorso 28 Aprile, a fronte di una diminuzione di fatturato dichiarata dal Gruppo Grancasa nell’anno 2016 del 3,8% rispetto al 2015 e di una diminuzione di fatturato nel periodo Gennaio/Aprile 2017 nei punti vendita del 14,9 % rispetto allo stesso periodo del 2016, è stato firmato un nuovo accordo tra il gruppo Grancasa, i sindacati Filcams CGIL, Fisascat CISL, Uiltucs CISL e gli RSU/RSA dei punti vendita.
    Dec 19 , 2017

    Lo scorso 28 Aprile, a fronte di una diminuzione di fatturato dichiarata dal Gruppo Grancasa nell’anno 2016 del 3,8% rispetto al 2015 e di una diminuzione di fatturato nel periodo Gennaio/Aprile 2017 nei punti vendita del 14,9 % rispetto allo stesso periodo del 2016, è stato firmato un nuovo accordo tra il gruppo Grancasa, i sindacati Filcams CGIL, Fisascat CISL, Uiltucs CISL e gli RSU/RSA dei punti vendita. Il nuovo accordo prevede, per evitare il licenziamento strutturale di 106 lavoratori, il ricorso al contratto di solidarietà, con effetto dal 8 Maggio 2017 al 5 Maggio 2018.  Il contratto di solidarietà è stato utilizzato anche nei 9 mesi precedenti a fronte di un altro accordo sindacale siglato in data 6 Giugno 2016 con scadenza il 31 Marzo 2017. È di qualche giorno fa la notizia che il reparto Granbrico del gruppo Grancasa, con i suoi 78 dipendenti, è stato ceduto tramite cessione di ramo d’azienda al gruppo Bricofer. È evidente che la situazione sia molto complicata e confusa. C’è grande preoccupazione da parte dei più di 700 lavoratori Grancasa, i quali sono preoccupati di cosa succederà dopo il 5 Maggio 2018, scadenza dell’attuale accordo. Abbiamo intervistato una lavoratrice per capire come si sentono i lavoratori e che aria si respira in azienda.

  • almaviva milano intervista
    Oct 30 , 2017

    Come Clash City Workers abbiamo seguito da vicino la vicenda dei 1666 licenziati di Almaviva Roma, che sta vivendo una coda drammatica per 43 lavoratrici al rientro dalla maternità. Come è emerso nelle ultime settimane, la stessa spada di Damocle pende sulla testa degli addetti di Almaviva Milano. Identico l'escamotage adottato in questi giorni nei due poli: trasferimento coatto a Rende (Cs), licenziamento per chi non si trasferisce in quella sede, che dista centinaia di chilometri. Un gruppetto di lavoratori di Almaviva Milano ha aperto il corteo dei sindacati di base, in sciopero il 27 ottobre. Ovviamente c'eravamo anche noi e abbiamo colto l'occasione per chiedere a una lavoratrice di spiegarci quanto accaduto nella sede meneghina.

  • parte l'inchiesta sul sito turistico più visitato della città di napoli, i lavoratori denunciano condizioni di lavoro sottopagato, totalmente in nero da parte di una Onlus che fa fatturati da capogiro! dietro un boom turistico dirompente si nasconde uno sfruttamento ed un irregolarità che possono essere combattuti solo con la lotta e la coesione.
    Oct 30 , 2017

    Napoli: i turisti passeggiano. Il 2016 è stato un anno record con circa 3 milioni di visitatori. Tre milioni di passeggiate che si fermano a un ristorante, davanti a un bar, davanti a una pizzeria, dove magari prima c'era una libreria o un negozio di artigiani. I turisti si soffermano sui monumenti, fanno qualche fotografia, si siedono ai tavolini per un caffè o una pizza, partecipano a una visita guidata e poco si preoccupano della vita di chi serve al bar, di chi cucina nel ristorante, di chi illustra i monumenti. Quello che vedono è una città che li accoglie, che diventa più ricca grazie alla loro visita, in uno scambio in cui - pare - che tutti ci guadagnino.

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