[GDO] L'8/12 Presidi dentro e fuori i centri commerciali contro le aperture domenicali e festive

Il settore della grande distribuzione continua ad essere in Italia uno dei più effervescenti dal punto di vista della capacità di mobilitazione dei lavoratori.

Dopo le azioni di lotta messe in campo nei punti vendita Auchan e IperCoop contro la chiusura e/o  il ridimensionamento di diversi centri commerciali, i lavoratori sono pronti a mobilitarsi contro le aperture domenicali e festive.

Fu il governo Monti, con il decreto “salva Italia”, a introdurre la possibilità di tenere aperti i centri commerciali nei giorni festivi per – così provarono a farci credere – dare nuovo slancio al commercio e favorire l’occupazione.

Ma, con una ripresa di cui non si vede neanche l’ombra, lungi dall’assumere nuovo personale, i vertici delle grandi catene commerciali hanno preferito ricorrere a trucchi vecchi come il capitalismo: licenziare e obbligare i lavoratori “reduci” a lavorare più ore, talvolta percependo salari più bassi.

In questa direzione vanno anche le aperture domenicali e festive: all’aumento dei carichi di lavoro si aggiunge un netto peggioramento delle condizioni di vita delle lavoratrici (circa l’80% del totale degli occupati nel settore) e dei lavoratori della Grande Distribuzione Organizzata.
In un settore già caratterizzato dall’utilizzo sfrenato di contratti part-time e da una enorme disinvoltura nella gestione dei turni (spesso definiti giorno per giorno), le aperture domenicali e festive si configurano come l’ennesimo attacco alla vita sociale e familiare delle lavoratrici e dei lavoratori, che lavorano tanto e male, percependo salari bassissimi e non riuscendo a passare con le proprie famiglie nemmeno i giorni di festa.

Per queste ragioni, l’USB ha indetto l’8 Dicembre (domenica e festivo) una giornata di mobilitazione, con presidi dentro e fuori i centri commerciali di Roma (centro commerciale ROMAEST), Firenze (centro commerciale I Gigli), Bologna (Ipercoop Centro Lame), Milano, Napoli, Bari (centro commerciale Mongolfiera Santa Caterina), Livorno ed in Veneto.

Seguiremo la vicenda e i suoi sviluppi

Per maggiori informazioni:

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