[Napoli] Hotel Serius - Sciopero a oltranza contro i licenziamenti e contratti part-time

Dalla metà di febbraio i lavoratori dell’Hotel Serius di Napoli protestano contro i licenziamenti che hanno colpito 3 dei dipendenti e presidiano ininterrottamente l’ingresso principale dell’albergo, rivendicando il ricorso a cassa integrazione e contratti di solidarietà pur di non andare incontro ai tagli al personale paventati nelle scorse settimane dalla proprietà.

All’indomani della prima giornata di sciopero di solidarietà, che risale per l’appunto alla metà di febbraio, i soci dell’Hotel Serius hanno prontamente convocato un primo tavolo di trattativa con i lavoratori in agitazione, avanzando una proposta inaccettabile: per ottenere il reintegro dei colleghi, i dipendenti a contratto a tempo indeterminato avrebbero dovuto presentare la richiesta di passare tutti a contratto part-time a 24-26 ore alla settimana, contratto sul quale sarebbe stata eventualmente richiesta la cassa integrazione, con un’ulteriore decurtazione delle ore di lavoro effettivo e dunque degli stipendi.

Di fronte all’arroganza della società i lavoratori hanno indetto in maniera compatta lo sciopero a oltranza, sciopero che va avanti da quasi un mese e che vede tutti i dipendenti in presidio, quotidianamente, a denunciare la situazione contro cui stanno lottando e a pretendere rispetto per sé e soprattutto per i licenziati.
La loro richiesta è ferma: sono disposti a lavorare meno purché siano salvaguardati i livelli occupazionali: consegue da questo la disponibilità ad accettare gli ammortizzatori sociali, come peraltro già avvenuto nel corso degli scorsi anni - cosa che non spiega la fermezza con cui oggi si esclude questa strada! Una parziale apertura la si è mostrata anche sul fronte retributivo: i dipendenti sono tutti in attesa della corresponsione di due mensilità arretrate e tredicesima, ma hanno proposto di procrastinare l’accredito delle spettanze, purché la vertenza venisse risolta in breve tempo.

A nulla sono valsi questi segni di apertura, cui sono poi seguite ulteriori proposte di decurtazione degli stipendi e del mancato conteggio degli straordinari sulle giornate festive e delle ferie. Anche su quest’ultima proposta la proprietà ha giocato provocatoriamente al rialzo, proponendo la rinuncia alla maturazione del tfr e dunque facendo arenare nuovamente la trattativa.
Non è valso nemmeno il sollevamento delle palesi contraddizioni in cui si trova attualmente la società: se questa da un lato si cela dietro la “crisi di settore” e la “contrazione strutturale” per motivare i tagli, ricorrendo alla solita retorica dei “sacrifici necessari da parte di tutti”, dall’altra ha recentemente assunto 2 nuovi dipendenti a tempo determinato, dipendenti che, a detta dei lavoratori in presidio, starebbero attualmente svolgendo turni massacranti e senza che venga loro garantito un equivalente di ore di riposo settimanale.

Ma non è solo questo il dubbio sul comportamento antisindacale messo in atto per portare avanti l’attività nonostante lo sciopero: a detta della clientela, prontamente “intervistata” all’uscita dall’hotel, le mansioni scoperte a causa della mancanza di personale sarebbero attualmente svolte dal direttore, dalla sua compagna, da una delle proprietarie, da un nuovo amministratore delegato incaricato anche del servizio di portineria notturna. Ma, per l’appunto, avranno tutti le carte in regola per lavorare? I libretti haccp? Dei contratti regolari? Rispetteranno i turni lavorativi previsti da contratto di categoria e i riposi settimanali? Queste domande, costantemente sollevate dai lavoratori nelle scorse settimane, non sembrano avere avuto mai risposte esaustive.

Ed in più i fornitori sembrano essere pagati regolarmente, così come le guardie giurate neo-assunte che, da quando è iniziato lo sciopero, presidiano l’ingresso per far fronte a eventuali occupazioni della hall da parte del personale in sciopero.
A sbloccare la situazione di stallo in cui versavano i lavoratori da circa un mese, si terrà un nuovo tavolo di trattativa. Per il pomeriggio di lunedì 10 marzo, dalle 17,30, è previsto un nuovo presidio all’ingresso dell’Hotel Serius, per rivendicare con forza la chiusura definitiva della vertenza con il reintegro di tutti i lavoratori colpiti, con o senza ammortizzatori sociali.

Di seguito il comunicato dell’USB Campania e della Casa del Popolo di Fuorigrotta.

Sia 1,10,100 o 1000, USB sempre con i lavoratori.
USB Campania con i lavoratori dell’Hotel Serius a Fuorigrotta. Sono ormai 25 giorni che i 13 lavoratori del Serius presidiano il luogo di lavoro in uno sciopero ad oltranza, lottano con dignità ed orgoglio senza sottomettersi ai ricatti della proprietà che propone, dopo tre licenziamenti, il part time per tutti. I lavoratori sono disposti anche a contratti di solidarietà e cigs, ebbene USB anche con un solo iscritto ha richiesto ed ottenuto un tavolo per questa mattina, la trattativa gestita dai compagni Pasquale Vitiello e Gianluca Cavotti ha portato al reintegro dei tre licenziati ed un ulteriore tavolo tra 5/6 giorni, tavolo sul quale la proprietà valuterà le proposte di USB. Grazie ai lavoratori che ci hanno confermato ancora una volta che solo la lotta paga. USB il sindacato che vogliamo.

"I lavoratori dell'Hotel Serius hanno dato a tutti noi una grandissima lezione. Pur tra mille difficoltà hanno portato avanti uno sciopero ad oltranza, non si sono fermati davanti a nulla. Oggi finalmente al tavolo di trattativa tra l'amministrazione della struttura e l'USB si è aperto uno spiraglio. Come Casa del Popolo di Fuorigrotta e come circolo di Rifondazione Comunista di Bagnoli-Fuorigrotta ringraziamo questi lavoratori per aver ricordato a tutti noi che alle ingiustizie si risponde lottando. Resteremo al loro fianco sostenendo la loro battaglia fino a quando non si arriverà alla giusta conclusione. Nessuno resti indietro, non un posto di lavoro perduto”.

Fonti
NapoliTime
Il mattino
Roadtvitalia 1, 2, 3

Rete Camere Popolari del Lavoro