[Venezia] Report di un'altra giornata di lotta dei dipendenti comunali durante la regata storica

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I dipendenti comunali di Venezia sono scesi nuovamente in piazza ieri, domenica 7 settembre, durante la Regata storica, per ribadire il loro netto NO ai tagli degli stipendi e dei servizi ai cittadini, che, lo stiamo capendo sempre di più, andranno a colpire i più deboli, come da migliore tradizione italiana.

Nonostante continui lo stato di agitazione indetto dalla RSU e da tutti i sindacati, nonostante uno sciopero con adesione di oltre il 90% dei lavoratori che hanno poi partecipato alla grande manifestazione di mercoledì scorso, l’Amministrazione comunale, per tutta risposta, continua ad alzare la tensione, respingendo ogni richiesta di trattativa con i lavoratori.
La direttrice al personale Maria Maddalena Morino, venerdì ha comunicato il differimento dell’Assemblea dei lavoratori indetta per ieri pomeriggio, noncurante della diffida dei sindacati, in aperto comportamento antisindacale. Un cartello ieri c’era anche per lei: “Maria Maddalena pentiti!”. Infatti la rabbia è salita ancora di più e sono arrivati in tanti e tante a Piazzale Roma, un migliaio, con cartelli, striscioni, fischietti.

Il gruppo dei lavoratori autorganizzati ha di nuovo fatto da capofila della protesta, coprendo un “vuoto” lasciato inspiegabilmente dai sindacati confederali, che sembrano muoversi ancora timidamente sulle piazze, forse troppo abituati a trattative a porte chiuse.
Prima il blocco del ponte di Calatrava, dove molti si sono distesi per bloccare il passaggio. Una grande scritta su una delle prove di mala-amministrazione presenti in questa città: “Ecco un esempio della vergogna. Costa-Cacciari grazie dei debiti milionari”. Solo qualche momento di tensione, poi il corteo, non autorizzato dalla questura, è partito lungo la Strada Nuova in direzione di Rialto. In effetti era davvero ridicolo pensare di riuscire a far muovere una folla così grande in gruppetti da 10, farli confondere con i turisti, per farli rimaterializzare dopo un’ora davanti al Municipio! Così il corteo, rumorosissimo, ha sfilato per la città, gridando slogan e invitando i cittadini a “non chiudere un occhio, che la città è già in ginocchio”.

Un primo grande striscione è stato calato dal ponte degli Scalzi, poi di nuovo a Rialto, sotto lo sguardo incuriosito di migliaia di turisti. La solidarietà è arrivata da tanti. “Anche in Francia è lo stesso”, ci ha detto una coppia di giovani. “Fate benissimo, sono con voi. In Spagna succede la stessa cosa”, ci ha ripetuto un signore spagnolo. Le politiche di austerity nascono in Europa, ma i nostri amministratori, centrali e locali, se ne fanno zelanti e sprezzanti interpreti.

Davanti a Ca’ Farsetti tanti colleghi e colleghe di tutti i servizi, un frastuono incredibile. Non possono non averci sentito dalla “machina”, come viene chiamato il palco delle autorità , non molto lontano, sul Canal Grande. Ieri era presente anche il Presidente del Senato Pietro Grasso e le forze dell’ordine in massima allerta, anche per l’annunciato bagno degli autorganizzati.
Il rumore aumentava ad ogni passaggio di barca, soprattutto quando dai rematori è stato fatto l’alzaremi, in segno di solidarietà con la lotta dei lavoratori.
Mentre la maggiorparte delle persone si sono fermate davanti a Ca’ Farsetti, alcuni hanno percorso in lungo e in largo la città, tra calli e callette, riuscendo ad affaticare gli agenti della Digos, e poi a seminarli. Alla fine si è riusciti a mettere lo striscione “Comune in svendita. Per info tel. al commissario, ora pasti, tanto qui è tutto un magna magna” davanti al palco, al di là del canale. In contemporanea un altro grande striscione scendeva nuovamente dal Ponte degli Scalzi, davanti alla stazione, durante il giro di boa della gara più importante, quella dei gondolini, ripresa in diretta RAI: “Il conto lo paghi chi ha rubato, cittadini e lavoratori hanno già dato. Venice on strike”. Mentre altri colleghi piazzati su un sandolo a remi lungo il percorso della Regata ha stazionato tutto il tempo con cartelli in bella mostra, dandoci i tempi dei passaggi delle barche.
Insomma, un bel can can. Solo gli organi di informazione mainstream, RAI in testa, hanno girato teste e telecamere dall’altra parte. Segno che un po’ di fastidio cominciamo dare!

autorganizzati.comune.venezia@gmail.com

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