Tutta l'Italia contro il Jobs Act. In costante aggiornamento...

jobs act - know your enemy

Con questo post apriamo una rassegna in costante aggiornamento, a cui vi invitiamo a contribuire.
In queste settimane sta infatti andando avanti il più grave attacco contro le condizioni di esistenza di milioni di persone: si tratta della riforma del lavoro del Governo Renzi.

Per quanto ormai siamo abituati a tutto, questa non è una misura come le altre, perché di fatto prevede la ridefinizione complessiva del mercato del lavoro italiano. Misura fortemente voluta dal capitale per cercare di aumentare i suoi profitti aumentando il nostro sfruttamento, il Jobs Act cambierà da subito le nostre vite, e avrà enormi ripercussioni sul nostro futuro, indipendentemente da cosa materialmente siamo oggi: se studenti, lavoratori, disoccupati, precari. Abbasserà infatti i diritti di tutti i lavoratori, i salari di tutti i lavoratori, ci renderà più precari e flessibili alle loro esigenze, ci lascerà meno tutelati dal punto di vista degli ammortizzatori sociali…

La nostra classe ha intuito la portata dell’attacco, e infatti sta reagendo generosamente, per quanto disordinatamente, frenata dalle dirigenze di sindacati e partiti nel caso dei lavoratori, o da difficoltà materiali, incertezze e repressione nel caso dei movimenti sociali. Eppure la battaglia va combattuta, anche perché non esprime solo una difesa “corporativa” dell’esistente, ma ci apre la possibilità di mettere in comunicazione segmenti di classe che di solito non comunicano e anzi vengono artificiosamente divisi dal Governo: “garantiti” e non garantiti, giovani e vecchi etc.     

Il nostro compito in questo momento non è solo di dare visibilità a tutte le iniziative operaie e del movimento per cercare di connetterle e mostrare – contro la realtà  che raccontano i media – che una larga opposizione sociale al Jobs Act è effettivamente in campo. Lo sforzo politico che come compagni dobbiamo fare è di essere noi collegamento e inquadramento delle infinite date di agitazione e momenti spontanei, radicandoci nelle esigenze di larghe masse di persone.

Dopo la ridicola figura della “sinistra” PD che vota “criticamente” il Jobs Act, dopo aver visto la CGIL fare una mera opposizione di facciata e gli altri confederali accodarsi a Renzi, dopo che anche le finte “opposizioni” in Parlamento non sono stato in grado di produrre un reale conflitto, c’è uno spazio politico enorme che possiamo riempire. C’è un dissenso aperto nel paese, soprattutto su questa specifica misura, che dobbiamo sapere incarnare non ideologicamente o simbolicamente, ma con la presenza organizzata e metodica nelle lotte a partire dai posti di lavoro. Perché da tanti sentieri si scenda a valle per un'unica battaglia!

Vi invitiamo quindi a contribuire a questa rassegna aperta segnalando iniziative, articoli, momenti di lotta... E avanti senza paura!

 

Scarica e diffondi l'opuscolo sul Jobs Act in versione stampabile o da lettura!

 

RECENTI APPUNTAMENTI DI MOBILITAZIONE

19 aprile Renzi ancora contestato a Mantova: Matteo stai (poco) sereno!

 

RASSEGNA (in basso trovate i post più vecchi)

28 febbraio Manifestazione nazionale a Milano - Partenza largo Carioli ore 14

26 febbraio Livorno - ore 21,30 all' ExCinema Aurora [v.le Ippolito Nievo, 28] si svolgerà la 4° Asseblea pubblica del Coordinamento lavoratori e lavoratrici livornesi in lotta

21 febbraio Il ha fatto un volantinaggio a Monfalcone contro il Jobs Act. Un appello ai cittadini e alle organizzazioni sindacali per il «massimo impegno in difesa dei diritti e della qualità della vita dei lavoratori» in cui si invitava a «riprendere la mobilitazione e condurre una lotta prolungata contro questo governo».

18 febbraio Renzi ancora contestato a Torino da studenti e lavoratori in occasione dell'inaugurazione dell'anno accademico del Politecnico.

13 febbraio Comincia il tour "Jobs Act: conoscerlo per combatterlo"Qui tutte le tappe del tour con l'avvocato Giovanni De Francesco!

7 febbraio Renzi contestato a Milano all'evento "Le idee di Expò".

10 gennaio Dalle 9 alle 11, in concomitanza con la visita del primo ministro Matteo Renzi alla Granarolo di Bolognale lavoratrici e i lavoratori hanno incrociato le braccia per due ore con presidio davanti al caseificio.
Intanto a Firenze c'è stata un'assemlea cittadina per fare il punto sull'approvazione del Jobs Act e su come proseguire la mobilitazione e la lotta, per essere protagonisti senza delegare il nostro futuro alle burocrazie sindacali.

18 dicembre Contestazione a Poletti a Pondera (Pi)

12 dicembre Sciopero generale. Un nostro commento su perché e come starci e soprattutto su cosa fare per proseguire la lotta contro il Jobs Act: "Siamo solo all'inizio! Alcune riflessione verso (e oltre) lo sciopero generale del 12".
Qui un report dello sciopero a Padova con interviste

3 dicembre Discussione e votazione del Jobs Act al Senato. Qui un resoconto dei momenti di mobilitazione

26 novembre 
- Presidio di lotta e corteo a Firenze e occupazione della sede Pd a Pisa
- Operai della Piaggio bloccano la stazione ferroviaria a Pontedera contro il Jobs Act: "gli onesti sono qui"!
- Gli operai Electrolux ancora all'avanguardia: nonostante la dura lotta che li ha visti protagonisti l'anno scorso e che ancora li coinvolge, continuano gli scioperi contro il Jobs Act. L'approvazione di ieri alla camera ha determinato che oggi le RSU di Forlì indicessero due ore di sciopero!
- Scioperi Emilia ovest

22 novembre Assemblea nazionale contro i licenziamenti politici a Napoli

21 novembre Report della giornata di mobilitazione contro il Jobs Act di Renzi e sciopero della Fiom per il sud Italia a Napoli.
Sciopero nazionale dei call center con corteo a Roma

20 novembreA Parma Renzi, in visita all'ennesima fabbrica, viene contestato al grido: "Renzi buffone, Marchionne è il tuo padrone"

15 novembre Poletti e Farinetti contestati a Imola: no al Jobs Act!

15 novembre Il Coordinamento Lavoratori e Lavoratrici livornesi lancia un corteo cittadino unitario di tutte le vertenze della città (Trw, Eni, Ipercoop e tante altre)

14 novembre Giornata di mobilitazione nazionale contro il governo Renzi. Appuntamento di Napoli

11 novembre  verso il 14N a Salerno. Combattere il Jobs Act, unire le lotte. A seguire cena sociale

7 novembre In occasione della venuta di Renzi, manifestazione a Bagnoli (NA) contro lo sblocca Italia e il Jobs Act. Il corteo partecipato e determinato che ha avuto luogo pochi giorni fa nella nostra città contro lo “sblocca Italia”, la devastazione del territorio flegreo e le politiche in materia di lavoro del Governo Renzi è stato infatti oggetto negli ultimi giorni di analisi e interpretazioni che vale la pena di esaminare. Leggi qui

6 novembre Renzi contestato con lanci di uova a Vinmercate dove si era recato per visitare la nuova sede di Alcatel-Lucent. Ormai il Premier gioca a nascondino con i lavoratori: "... è passato da un’entrata laterale, mentre le auto del suo staff, arrivate davanti quello principale, sono state fatte oggetto di un lancio di uova da parte dei 500 lavoratori presenti al presidio promosso dalla Fiom Cgil e dalla Fim Cisl di Monza e Brianza"

4 novembre NapoliStudenti e Lavoratori uniti contro il Governo Renzi! Un'assemblea di confronto per capire come rimettere assieme quello che i padroni e i politici tengono divisi: studenti, disoccupati, lavoratori più o meno precari... 

3 novembre Ennesima passerella di Renzi. Questa volta è toccato a Brescia vedere il volto "simpatico" del "caro" premier. Ma anche qui Renzi ha trovato chi ha tentato di rovinargli la festa... la polizia non ha esitato a caricare il corteo di lavoratori e attivisti che cercavano di occupare la tangenziale.

30 ottobre A Napoli è stato contestato il Ministro dell’Economia Padoan, uno dei maggiori artefici del Jobs Act, uno di quelli più collegati agli interessi di Confindustria - di cui il Governo Renzi è ormai palese espressione. Invitato a un vertice sullo sviluppo nel Mezzogiorno e nell’Area Mediterranea… una cosa che farebbe ridere se non facesse piangere, visto che questo Mezzogiorno lo stanno distruggendo proprio loro al Governo, con la totale assenza di investimenti, con il disinteresse nei confronti delle vertenze, con la strafottenza di chi taglia Servizi Sociali e Sanità… Studenti e lavoratori più o meno precari sono andati a dire al Ministro cosa ne pensano delle sue politiche. E per dare solidarietà non a parole, ma nei fatti, agli operai di Terni, si sono messi tutti sulla testa un caschetto blu.
Qui un racconto della mattinata con video e foto

27 ottobre Tensione all'incontro fra sindacati e governo. "Non abbiamo discusso, ma ascoltato la relazione del ministro Padoan", ha spiegato Camusso, "lo spirito si potrebbe riassume in 'mandateci una mail', il modo di comunicare di questo governo. L'esecutivo non intende, non dico condividere con le parti sociali, ma neanche provare a misurarsi... Avevamo detto che in assenza di risposte saremmo andati avanti con lo sciopero generale. Mi pare che siamo in assenza di risposte".

25 ottobre Manifestazione FIOM-CGIL a Roma. Come Clash City Workers abbiamo distribuito un volantone contenente un'analisi sulla lotta di questi giorni di centinaia di migliaia di operai ma anche una riflessione più generale... Qui una video intervista ai lavoratori sul Jobs Act Verso e oltre il 25 ottobre

24 ottobre giorno dello sciopero generale dell’USB con manifestazioni nelle principali città, a Napoli studenti e lavoratori sono scesi in piazza per ribadire il loro no al Jobs Act e alla riforma della scuola. Un corteo determinato, organizzato, con parole d'ordine chiare, molto comunicativo, che ha messo vicino studenti a fianco dei lavoratori più o meno precari, nella condivisione delle stesse problematiche ma anche della stessa prospettiva... Un corteo che ha lanciato un messaggio chiaro contro il Governo ‪Renzi‬!>

A Torino i lavoratori dello stabilimento Alenia hanno scioperato contro la riforma del lavoro e per ottenere chiarezza circa gli investimenti pubblici nel settore aeronautico. 450 operai hanno dato vita ad un corteo nelle vie adiacenti allo stabilimento, volantinando e auspicando un quanto mai impellente sciopero generale.

22 ottobre Grande giornata di lotta oggi a Massa, una giornata che ha visto lavoratori e studenti scendere in piazza contro il Jobs Act e la buona scuola.

21 ottobre  Secondo un sondaggio realizzato da Tecnè per il sindacato guidato da Susanna Camusso potrebbero arrivare a Piazza San Giovanni a Roma un milione di persone. Resta sullo sfondo l'ipotesi dello sciopero generale, che nei giorni scorsi la Camusso non ha escluso. Secondo il sondaggio il 70% della popolazione italiana giudica positivo lo slogan scelto dalla manifestazione indetta dalla Cgil peri il 25 ottobre: "Lavoro, dignità, uguaglianza, per cambiare l'Italia".

20 ottobre Sciopero spontaneo con blocco stradale all'Ariston Thermo di Genga (Ancona), dopo che l'azienda ha disdettato tutti gli accordi aziendali (pause, maggiorazioni e organizzazione lavoro notturno) che avrebbero dovuto entrare in vigore a gennaio. Protesta anche contro il Jobs Act.

Sempre ad Ancona corteo di protesta di circa 300 operai dei cantieri navali per le vie del centro: 4 ore di sciopero in vista della manifestazione del 25 ottobre a Roma indetta dalla Cgil contro il Jobs Act. Con bandiere e striscioni, sono diretti verso l'Università politecnica delle Marche dove andranno a dire ai giovani "e potenziali precari che i diritti dei lavoratori devono essere difesi anche per il loro futuro e che senza diritti non c'è più un mondo del lavoro". In testa al corteo c'è uno striscione Fiom-Cgil con la scritta: "La buona scuola e il cattivo lavoro. Pinocchio (riferito a Renzi ndr) con le calze corte, torna a fare il boy-scout" con tanto di hashtag #martanonfartifregare, lanciato dagli operai di Fincantieri e Isa yacht, che si riferisce a una 28enne precaria a cui il premier ha inviato un videomessaggio, secondo i sindacati "per farle credere che per colpa di chi rappresenta le nostre istanze le viene negato il futuro".

16-19 ottobre qui un articolo che fa il punto su un fine settimana importante di lotte, che ha visto il Governo Renzi contestato un po' ovunque

18 ottobre Ormai non esiste giorno in cui il Governo Renzi non viene contestato! Oggi a Palermo gli studenti hanno contestato il ministro Giannini! Le risposte che sanno darci sono 2 teste rotte e un fermo...
Da Studenti Medi Palermo: "Cariche brutali della polizia e guardia di finanza contro gli studenti minorenni del regina margherita che hanno osato rovinare la passerella del ministro Giannini nella loro scuola. Due studenti con la testa spaccata e un minorenne fermato"

17 ottobre (clicca qui per leggere il report completo della giornata) Protagonista indiscusso della giornata è stato il corteo FIOM che ha attraversato come un fiume in piena Torino, nel giorno dello sciopero generale dei metalmeccanici piemontesi.  Un secondo corteo, quello degli studenti e dei movimenti di lotta cittadini, scesi in strada contro la riforma della scuola e contro il vertice europeo dei Ministri del Lavoro, ed allo spezzone dei facchini del CAAT (mercati generali) protagonisti anche ieri di una tragica e intensa giornata di lotta, si è incrociato a quello degli operai metalmeccanici per ricongiugersi insieme nella piazza conclusiva. Giunti in piazza Castello, i manifestanti hanno rimosso le transenne che ostruivano la strada verso il Teatro Regio. La celere ha risposto immediatamente con un fitto lancio di lacrimogeni (molti ad altezza uomo), il fermo di 5 manifestanti e tre cariche piuttosto pesanti.

A Livorno, i lavoratori della TRW hanno manifestato contro la Confindustria irrompendo all’interno della sede locale del sindacato padronale. Già ieri gli operai avevano de facto occupato lo stabilimento (lasciandovi a presidio il solo direttore, rimasto chiuso dentro) per protestare contro il rischio, più che concreto di una serie incombente di licenziamenti di massa. Questo il messaggio diramato oggi dal : “URGENTE! ANDATE TUTT* E SUBITO in via Roma davanti alla sede Confindustria a portare solidarietà ai 400 lavoratori TRW in presidio dopo che i vertici dell'azienda hanno annunciato la chiusura, CHE POCHI MINUTI FA HANNO SFONDATO E OCCUPATO LA SEDE DI CONFINDUSTRIA!!! Dirigenza barricata dentro. Si sfoga la rabbia dei lavoratori! i padroni tremano e si danno alla fuga”

A Terni si è svolto il corteo in concomitanza con lo sciopero generale regionale. La mobilitazione ruota intorno alla vicenda delle Acciaierie (AST), ed è stata indetta in risposta alla volontà della proprietà (Thyssenkrupp) di mettere in mobilità 537 lavoratori. Intorno alla protesta operaia (cui partecipano oggi tutti i sindacati) si è raccolta tutta la città. Al termine del corteo, durante il comizio, tanto Angeletti quanto la Camusso sono stati fischiati sonoramente dalla folla…

A Roma, in questo momento, i lavoratori della Meridiana stanno presidiando il ministero del lavoro, contro il rischio di oltre mille licenziamenti. Anche in questo caso la rabbia dei lavoratori si è fatta sentire e non son mancati momenti di tensione con i reparti di polizia all'ingresso che proteggevano l'ingresso dei dirigenti dell'azienda. I lavoratori, dopo averli inseguiti, gli hanno in coro ricordato che gli avrebbero “aspettati fuori” se non trovavano soluzioni adeguate.

A Palermo, come , la protesta si è rivolta contro il partito di governo. Un corteo di circa 500 disoccupati e studenti ha bersagliato la sede del PD con lanci di monetine, fumogeni e uova.
Sembra, in sostanza, che anche oggi i tanti momenti della lotta lascino intravedere l’emergere di un fronte comune di opposizione al governo, tutto incentrato intorno ai temi del lavoro!

A Trieste c'è stato lo sciopero provinciale di 8 ore indetto dalla FIOM. Qui il volantino

A Mantova si è svolto un

16 ottobre E' stato convocato dal SI COBAS, ADL COBAS e COBAS LAVORO PRIVATO – sindacati di base da anni protagonisti di lotte importanti nella logistica –, lo sciopero generale del settore. Numerosi sono stati i picchetti fuori gli hub, per creare danni alle aziende e ai loro profitti (l’unica lingua che capiscono i padroni), per far sì che lo sciopero fosse vero e nessun crumiro entrasse a lavorare! Ovviamente ingente è stato anche lo schieramento delle forze dell’ordine, che hanno cercato di impedire i picchetti e hanno fatto pressione ovunque.
All’incredibile mobilitazione dei facchini immigrati e degli altri lavoratori italiani, molti collettivi studenteschi, centri sociali e realtà politiche hanno abbinato una loro mobilitazione. In diverse città d’Italia ci saranno cortei, presidi, azioni di lotta che coinvolgeranno studenti e precari…
clicca qui per leggere la diretta

La CGIL dell’Emilia-Romagna ha fatto uno sciopero generale regionale di 8 ore. "Lo sciopero, che ha coinvolto, per tutta la giornata lavorativa, i dipendenti di industria, terziario, cooperazione, agricoltura, artigianato (mentre restano esclusi i settori del pubblico impiego e dei trasporti), è la inevitabile e necessaria risposta al tentativo di depotenziare o addirittura cancellare lo Statuto dei lavoratori, modificando l’articolo 18 e liberalizzando così i licenziamenti, rendendo l’imprenditore unico arbitro del rapporto di lavoro, consegnando alle aziende la possibilità di demansionare, con decisione unilaterale, i lavoratori e liberalizzando a discrezione dell’azienda il controllo a distanza sugli stessi".

15 ottobre A Genova la Cgil ha fatto uno sciopero generale di 4 ore contro il Jobs Act del governo Renzi. “I lavoratori di tutte le categorie hanno icrociato le braccia dalle 8 alle 12. In tutta la provincia si sono svolti presidi e manifestazioni.”

14 ottobre Studenti delle università di Napoli hanno contestato l’annuale JobMeeting, appuntamento fisso che si svolge nella facoltà di Ingegneria della Federico II a Piazzale Tecchio. Ovviamente a badare che tutto andasse per il meglio si è presentata la Digos cercando diimpedire la contestazione, stracciando gli striscioni e togliendo il megafono di mano a chi voleva semplicemente fare un intervento contro questo scempio e la distruzione dell’università pubblica e del mercato del lavoro. Ma non sono riusciti nel loro intento: la "fiera" messa su da aziende ed università è stata contestata!

Viene oggi pubblicato un sondaggio dell'Istituto ISPO. Sappiamo che questi sondaggi lasciano il tempo che trovano, anche perché bisognerebbe analizzare attentamente a chi viene chiesto cosa. E inoltre noi non crediamo a questo strumento di misurazione astratto delle volontà... Però in questo caso specifico ci sembra interessante riportare questo dato perché rompe la narrazione del Governo rispetto a un consenso plebiscitario che avrebbero le sue misure...  Poco meno della metà della popolazione (tra il 40 e il 50%, a seconda della formulazione del quesito) manifesta molti dubbi sull’opportunità e, specialmente, sull’efficacia, anche in termini occupazionali, dei provvedimenti proposti dal governo. La restante metà è indecisa, o sosterebbe il provvedimento solo per non far cadere il Governo (e questa parte è da ricercare in maniera massiccia nell'elettorato PD). Insomma, il dato pare restituire alla protesta la possibilità di costruire un suo consenso di massima!

13 ottobre La Fiom di Bergamo ha contestato duramente il premier Renzi,  intervenuto all'assemblea generale di Confindustria svoltasi alla Persico SPA di Nembro. Il presidio si è svolto dalle 15 alle 17 ed è stato accompagnato da una serie di scioperi per permettere la partecipazione dei lavoratori. Hanno partecipato alla contestazione Tenaris Dalmine, Brembo, ABB, Sematic, Itema, Lovato Electric, Eutron, Sint, Brembana&Rolle, Vin Service, Faac.

da BGreport
"Hanno fatto fatica le forze dell’ordine ad arginare la rabbia operaia: frutta, verdura, petardi e farina sono volati in direzione degli industriali che per recarsi all’assemblea sono stati costretti a sfilare attraverso ai blocchi dei lavoratori. All’auto del premier non è rimasto che sfrecciare a tutta velocità per sfuggire alla contestazione."

Landini: "Non ci fermiamo al 25 ottobre"
Su Jobs Act e articolo 18 "il Governo non ha il consenso e la maggioranza del paese. Il 25 ottobre piazza San Giovanni sarà piena". Il segretario generale della Fiom Maurizio Landini annuncia che, fiducia o meno alla Camera sulla riforma del lavoro, la mobilitazione della Fiom "andrà avanti anche dopo il 25 ottobre". Landini è intervenuto all'ssemblea provinciale delegati Fiom di Firenze

12 ottobre  Durante la giornata di mobilitazione contro Eataly ci sono stati striscioni e spekeraggi contro il jobs act

10 ottobre Studenti e i lavoratori scendono in piazza in tutta Italia per ribadire il loro NO alla riforma della scuola e al Jobs Act e per difendere l'Art.18. Clicca qui per leggere il report delle giornata

Di seguito tre interviste realizzate da Radio Blackout

Firenze - Studentessa della Rete dei Collettivi Fiorentini

 

Napoli - Studente del SAC (Studenti Autorganizzati Campani)

 

Torino - Lavoratore esternalizzato delle biblioteche di UniTo

 


9 ottobre
Mentre oggi si affollano articoli e reportage sul voto parlamentare al Senato, che si concentrano più su presunti schiaffi, regolamenti che volano, monetine lanciate, sul Jobs Act i lavoratori hanno già iniziato a mettere in campo prime forme di resistenza. Di seguito iniziamo a riportare alcune delle iniziative che si sono tenute in Emilia Romagna, riprendendo le parole de La Repubblica Bologna:

“Intanto già oggi sono partite le prime proteste nelle aziende emiliane, mentre al Senato era previsto il voto sulla fiducia. Scioperi tra una e due ore, fa sapere la CGIL, ci sono state tra le tante in Gd, Ima, Motori Minarelli, Conti Editori e Poligrafici il Borgo. Mentre tra mezz’ora e un’ora si sono fermati i lavoratori CGIL nelle Coop Centronova, Iperborgo, San Donato, Sasso Marconi e, ancora, in Ccc, La Perla e Gazzotti, più volantinaggi in Comune a Bologna e al Sant’Orsola, mentre i delegati CGIL Reno-Galliera hanno deciso l’invio massiccio di mail di protesta alla casella di posta elettronica del presidente del Consiglio. Contemporaneamente, a Bologna, il sindacato di base USB ha fatto un presidio in piazza XX settembre contro il Jobs Act, mentre il Cub ha manifestato sotto la Prefettura contro le politiche di austerity in Europa.”
Repubblica-Bologna

A Piombino i lavoratori si vestono da carcerati e si mettono in catene sotto l'acciaieria: “Noi, lavoratori come schiavi”. Circondati da cartelli con scritto “Art.18 tagliato, lavoratore incatenato”, ma anche “Lucchini, nemmeno un posto di lavoro può essere perso”… È cominciato così, a mezzanotte di oggi, il presidio di 24 ore messo in scena su un’aiuola all'ingresso di Piombino (Livorno) di 12 lavoratori, dipendenti della Lucchini, della Magona Arcelor Mittal, della Sol e delle ditte appaltatrici, vestiti da 'schiavi', per dire no alla riforma del lavoro del governo Renzi in Senato. “La protesta ha già attirato un po' di gente - racconta l'operaio della Lucchini Paolo Francini, dopo la prima veglia notturna - molta di più dell'ultima volta, quando feci sempre qui lo sciopero della fame per la vicenda Lucchini. Una partecipazione superiore, che evidenzia come sul tema dei diritti dei lavoratori ci sia un interesse esteso: e qui non è che Renzi se la può cavare con una scrollata di spalle. Come facemmo nel 2002 con Berlusconi, vogliamo impedire lo stravolgimento dello statuto dei lavoratori, chiedendo che si arrivi allo sciopero generale e se necessario a un referendum”.
Repubblica-Firenze

Indetto domani a Lucca e in Versilia sciopero della FIOM: “Voglio i miei diritti e la mia dignità sul lavoro”. Presidio alle 7 in tutti i luoghi di lavoro, concentramento alle ore 9 al CN Benetti di Viareggio.
Fiom-CGIL

Qui un quadro su tutto il centro nord

Qui solo sul reggiano

8 ottobre
"Siamo pronti ad occupare le fabbriche": lo ha detto Maurizio Landini, segretario generale della Fiom, alla partenza del corteo contro il vertice Ue sul lavoro a Milano. Alla manifestazione partecipano sigle sindacali, lavoratori e centri sociali. "La precarietà non si combatte rendendo più facile il licenziamento ma con il tempo indeterminato e garantendo i diritti a tutti", ha aggiunto.

A Milano protesta contro il Vertice Europeo sull’Occupazione: presidio dei sindacati di base e della FIOM, manifestazione anche di vari centri sociali, manganellate della polizia. Qui la diretta di Contropiano
Flash-mob nella sede del ministero del Lavoro a Milano -  Un blitz di protesta è stato effettuato intorno alle 10, a Milano, nella sede del ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, in via Mauro Macchi 9. Sul palazzo sono state lasciate scritte contro il Jobs Act e volantini contro la "speculazione sul lavoro", e su Renzi e la Merkel. Sul posto si trovano le forze dell'ordine mentre i manifestanti sono stati allontanati.

A Firenze sciopero e corteo degli operai della GKN.

A Massa sciopero e corteo degli operai del Nuovo Pignone. Gli striscioni esposti: "Il nostro Jobs Act? Renzi in miniera!", “Uniti e inflessibili contro il Jobs Act” e “Contro l'abolizione dell'articolo 18”! Lo sciopero, organizzato di fretta con appuntamento fuori dai cancelli del Nuovo Pignone, ha avuto una buona partecipazione. E anche una buona determinazione nel voler dapprima bloccare il traffico, e poi partire con un corteo di 300 lavoratori. Gli operai stessi si dicevano discretamente contenti della partecipazione, rompendo per un attimo quel cronico atteggiamento negativo che li contraddistingue! I lavoratori invitano alla partecipazione alla mobilitazione della FIOM il 25 a Roma.

In Toscana scioperi anche alla Pirelli, Whirpool e nel distretto produttivo di camper nel senese oltre a assemblee e prese di posizione in molti posti di lavoro (Solvay, Lucchini, Ansaldo Breda, Università di Firenze, Unicoop)

Tante proteste anche in Umbria, dove Rsu e Rsa hanno firmato ordini del giorno contro il JobsAct: adesioni da Tk-Ast, Perugina, Umbria Mobilità, Novamont, Regione Umbria, Tedesco, Alcantara.
Sciopero proclamato anche dalla Fiom di Firenze: “I lavoratori non sono #merce! #mobilitiamoci”, scrive su twitter la sigla di categoria.

A Trieste, a seguito della decisione del Governo di porre la fiducia sulla Legge delega in materia di riforma del lavoro (Jobs Act), i delegati Fiom-Cgil di Fincantieri – Palazzo della Marineria di Trieste – hanno proclamato un’ora di sciopero dalle ore 15.45 alle 16.45.

A Taranto Torneo di Calcio a 5 contro il Jobs Act.

7 ottobre

A Treviso, allo stabilimento Electrolux di Susegana (TV) sciopero di due ore e corteo sulla Pontebbana, contro JobsAct. Contro l'abolizione dell'articolo 18, contro la possibilità di demansionamento ed il telecontrollo dei lavoratori.

Renzi   Jobs Act   Art.18  

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