[Pomigliano d'Arco - NA] Ancora un morto sul lavoro alla Fiat: sabato sciopero a Melfi

Ancora un morto sul lavoro per la nuova FCA di Marchionne. Luigi Noto, addetto alla manutenzione nel reparto stampaggio di Pomigliano, è morto d’infarto alle 5 di lunedì mattina, sul suo posto di lavoro.

 

Qualche settimana fa riportavamo la notizia della rinuncia al lavoro da parte di alcuni neoassunti a Melfi perché i ritmi erano troppo elevati. A Pomigliano, come rileva un'inchiesta della Fiom, la situazione sembra essere analoga, con lo stabilimento che ha conseguito la medaglia d'oro del Wcm, il World Class Manufacturing, raggiungendo livelli di produttività significativamente elevati come risultato di un aumento rilevante dell’intensità dei ritmi e della saturazione dei tempi di lavoro. A conferma di ciò vi sarebbe il fatto che la cadenza della linea è piuttosto intensa se si considera che questa è di 53 secondi, anziché 58 come dovrebbe essere(1). Ci si potrebbe chiedere quanto questi livelli di proiduttività siano compatibili con la salute dei lavoratori: d'altronde il caso di Pomigliano non è certo un unicum per la Fiat, visto che anche alla Maserati di Grugliasco (Torino) lo scorso anno, a causa della temperatura asfissiante, si è registrato un episodio analogo, che fortunatamente non ha causato la morte del lavoratore.

Per sabato 28 marzo era già in programma uno sciopero di 8 ore per ogni turno all'impianto Sata (controllata FCA) di Melfi, dove diversi lavoratori neoassunti hanno dovuto rinunciare al lavoro proprio a causa dei ritmi eccessivamente elevati. Grazie al nuovo accordo tra sindacati e azienda a Melfi si lavora su tre turni continui (20 a settimana), che non lasciano spazio né al riposo, né al recupero di eventuali errori, causando uno stress psico-fisico di cui è facile immaginare le conseguenze sul piano della salute dei lavoratori e delle lavoratrici.

Lo sciopero di sabato assume ora una valenza decisamente diversa: un altro lavoratore ha pagato con la vita l'avidità dei padroni. In Italia da inizio anno sono già 106 le morti sul lavoro accertate, come rileva l'Osservatorio Indipendente di Bologna. Basta morti sul lavoro!

 

Di seguito pubblichiamo il comunicato del Comitato di Lotta Cassintegrati e Licenziati Fiat

Si allunga la lista dei morti sul lavoro alla fiat di Pomigliano d’Arco.
DOMANI DENUNCIA CONTRO FIAT IN PROCURA DELLA REPUBBLICA , E PER SABATO 28 SCIOPERO DI 8 ORE PER OGNI TURNO DI LAVORO E MANIFESTAZIONE A POMIGLIANO.
Luigi Noto operaio di 49 anni acerrano addetto alla manutenzione nel reparto stampaggio e’ morto d’infarto alle 5 di stamattina sul suo posto di lavoro, e dove si lavora si tre turni e dove non c’è più spazio ne per il riposo ne per la giornata libera. Non è più sostenibile lavorare a condizioni disumani nella Fiat, allarme che qualche settimana fa e arrivata anche dalla protesta dei lavoratori dello stabilimento Sata di Melfi dove i sindacato sono stati contestati per ritmi eccessivi e turni massacranti. ORA BASTA !!!

Comitato di Lotta Cassintegrati e Licenziati Fiat

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