[Milano] La Boehringer taglia 176 posti di lavoro

Una notizia di rilievo è giunta negli ultimi giorni: anche nella florida Lombardia le multinazionali licenziano. La multinazionale farmaceutica Boehringer Ingelheim Italia Spa ha deciso di tagliare 176 posti di lavoro sui 694 a dicembre, quasi il 30%! In più ha già annunciato che nei quattro anni successivi (2016-2020) taglierà un ulteriore 10% del personale. La società è in crisi? No! A livello internazionale il suo fatturato è in aumento del 2% e sul territorio nazionale è rimasto stabile. Ma, si sa, rimanere fermi, per chi deve far profitto, significa perdere terreno e non importa se questo comporta sacrificare i lavoratori.

Alla faccia della tanto sbandierata ripresa economica, che se trova conferma in qualche timido dato dal punto di vista dei profitti è assolutamente inesistente dal punto di vista dei reali nuovi posti di lavoro e della vita dei lavoratori, la multinazionale ha deciso dunque di tagliare un ramo che non è più nei suoi piani. Infatti, il responsabile dell’azienda dichiara molto candidamente che la causa della ristrutturazione è l’insistenza nel varare misure di contenimento della spesa sanitaria. Ecco uno dei tanti paradossi a cui ci ha abituati il sistema capitalista: il governo taglia le spese sanitarie e quindi fa pagare ai lavoratori le conseguenze e in più le imprese, che facevano profitto sui soldi pubblici (quindi, dei lavoratori), quando vedono diminuiti i profitti tagliano i costi vivi e quindi fanno pagare ai lavoratori le conseguenze…
I sindacati avevano già organizzato una protesta il 21 ottobre davanti ad Assolombarda e il 30, non avendo ottenuto risultati, hanno ripetuto lo sciopero. Vedremo prossimamente come si evolverà la lotta dei lavoratori.

Qui alcuni link di approfondimento:

filctemcgil

cgil.milano.it

fedaiisf.it

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