[Roma] Canili: il comune verso licenziamenti e concessione ai privati

La giunta Raggi vuole la privatizzazione del canile cittadino. Nessuna garanzia per la maggior parte dei 93 lavoratori licenziati da Tronca che in questi mesi hanno continuato a lavorare senza stipendio per senso di responsabilità verso gli animali e nei confronti della città tutta. Ripubblichiamo il loro comunicato che spiega con chiarezza l'esito dell'incontro tenutosi qualche giorno fa con il neo assessore all'ambiente Montanari ed i responsabili amministrativi del settore.

Qualche giorno fa la vicenda dei canili municipali era balzata agli onori delle cronache, non per raccontare la storia dell'unico canile d'Italia autogestito dai lavoratori (vedi la nostra video-storia), dopo i licenziamenti e l'abbandono de facto del comune a maggio, ma per diffondere la storia fantasiosa di un canile ostaggio dell'ex azienda appaltante e dei suoi dipendenti, che avrebbero aggredito il nuovo assegnatario impedendone il subentro. Una storia assurda per chi ha seguito in questi mesi la lotta degli ex lavoratori del canile di Muratella, che, licenziati dall'ex azienda titolare del servizio, e in un contesto di abbandono del canile da parte dell'amministrazione cittadina (prima del commissario Tronca poi della sindaca Raggi), hanno continuato a mandare avanti il servizio essenziale per la città lavorando gratuitamente (ma giustamente non rinunciando ad essere pagati dal Comune per il lavoro svolto) e chiedendo l'internalizzazione del servizio. Curiosamente la Repubblica e il Messaggero hanno pubblicato lo stesso articolo (ovvero scritto con le medesime parole, leggere per credere) in cui si diffondeva la leggenda nera sul canile cittadino, evidentemente preparando il terreno dell'opinione pubblica a chi non desidera altro che lasciare per strada i 93 lavoratori assegnando alla solita associazione di approfittatori di soldi pubblici la gestione del canile, condotta prevalentemente attraverso lavoro volontario (ovvero gratuito). In questo momento, questo è ciò che vuole anche l'amministrazione Raggi, e la scelta in favore dei privati per il canile è in linea con la ricetta proposta qualche giorno fa dall'assessore alle partecipate Colomban per il risanamento di Ama e Atac: "Alcune idee del “tutto pubblico” spesso non corrispondono alla soluzione migliore. Molte attività dovranno essere privatizzate, come d’altronde prescrive la legge Madia o comunque andranno ricercate sinergie con imprese più efficienti fra il pubblico, ma perché no, anche nel privato". Insomma nonostante una delle Cinque Stelle simboleggi l'acqua pubblica, ora che il movimento scelto dai romani per marcare una discontinuità con le precedenti amministrazioni è al governo della Capitale, non solo non ha proceduto alla ripubblicizzazione di Acea, ma si candida ad essere l'ultimo artefice della dismissione dei servizi pubblici della città, con il suo seguito di licenziamenti, di peggioramento del servizio, e, ahinoi, anche di corruzione e clientelismo, che la privatizzazione e le esternalizzazioni condotte a spron battuto in questo paese negli ultimi trent'anni hanno comportato. Noi da questa parte daremo battaglia, provando a smascherare le bugie che la stampa già mette in campo per preparare il terreno alle privatizzazioni, e a rafforzare i tentativi di coordinamento che queste lotte si dovranno dare se si vuole avere una possibilità di vittoria.

Questo il comunicato degli ex-lavoratori dei canili:

EPILOGO (FORSE)

Come molti sapranno il 30 Dicembre 2016 si è svolto un incontro presso il Dipartimento Ambiente. Incontro con oggetto il futuro dei Canili Comunali. Erano presenti, in rappresentanza dell’amministrazione il nuovo assessore alle politiche ambientali di Roma Capitale Pinuccia Montanari, il direttore del dipartimento ambiente Pasquale Pelusi e il direttore dell’UTBA Rosalba Matassa. Per i lavoratori erano invece presenti le sigle sindacali CGIL e USI e una folta rappresentanza di lavoratori e lavoratrici auto organizzati.
Avremmo potuto scrivere questo comunicato immediatamente dopo l’incontro di venerdi scorso, ma non l’abbiamo fatto perché avevamo il bisogno di metabolizzare gli esiti di questo incontro e riflettere su quanto accaduto. Abbiamo scelto di aspettare, ed ora a 3 giorni da questo incontro vogliamo dire la nostra, in maniera fredda, quasi cinica. Non vogliamo dare spazio ad interpretazioni, vogliamo arrivare dritti al punto.

l Canili Comunali Muratella ed Ex-Cinodromo saranno PRIVATIZZATI.
Il 20 Dicembre 2016 il Dipartimento Ambiente ha prodotto la Determina Dirigenziale 891 con la quale assegna in via definitiva i canili comunali all’Associazione di Impresa Rifugio Agro Aversano. Questo è il primo dato che esce dall’incontro di venerdi scorso.
Nella “disattenzione” generale che solitamente accompagna i giorni di festività natalizia, l'amministrazione cala la carta definitiva della privatizzazione di un servizio pubblico, realizzando (secondo loro) un poker stile super mega torneo mondiale a Las Vegas, mentre è un clamoroso passo indietro (secondo noi) rispetto a tutto ciò che riguarda la tutela del benessere animale e la tutela occupazionale.

Il secondo dato che emerge è la mancata tutela dei lavoratori e delle lavoratrici. Il vincitore del bando ha detto a chiare lettere che porterà suo personale per la gestione dei canili e potrà riassorbire al massimo 20 dei 93 lavoratori licenziati il 30 aprile del 2016.

Il terzo elemento sono il pagamento degli stipendi relativo al periodo 1 gennaio 30 aprile 2016 e mai saldati. In questo caso c’è da essere contenti a metà, poichè l’amministrazione pagherà la metà del dovuto al vecchio gestore e non sappiamo se sarà in grado di saldare tutto ciò che spetta ai lavoratori.
Insomma invece di prendere 100, (forse) prenderemo 50. Eppure tutti a scrivere frasi come: “sbloccati gli stipendi”, “garantiti gli stipendi” o “passi avanti”.
Evidentemente la filosofia è quella dell'accontentarsi. Un po la logica evergreen del “meglio questo che niente”.

L’ultimo aspetto riguarda il periodo che va dal 1 Maggio ad oggi. Un arco di tempo in cui Roma Capitale ci ha abbandonato e sfruttato. Un periodo di tempo nel quale abbiamo costruito con il sostegno di migliaia di cittadini la campagna #IoMeNeOccupo, che non è soltanto una raccolta fondi, ma un nuovo modo di intendere i servizi pubblici in maniera partecipata e dal basso. Anche su questo aspetto l’amministrazione per voce del direttore del dipartimento ambiente continua a considerarci occupanti e abusivi.
Nonostante il canile sia un luogo aperto, nonostante da 9 mesi ci occupiamo dei cani e gatti presenti nella struttura e attraverso le donazioni dei cittadini (solo grazie a quelle) riusciamo a comprare e pagare cibo, medicine, materiale sanitario, ricoveri e visite specialistiche. Ma siamo comunque occupanti.
Come le repliche di un numero di bassa comicità dove dal fiore sull'occhiello della giacca esce l'acqua e si scivola su bucce di banana. Alla quarta volta, non si ride più perchè le battute sono sempre le stesse.
Durante l'incontro del 30 alla notizia dell'assegnazione definitiva del bando che copre il periodo 1/1/2017 – 31/12/2017, ma per motivi tecnici l'insediamento del privato non avverrà prima di qualche giorno (data indefinita), abbiamo quindi chiesto, uscendo noi, chi sarebbe venuto ad occuparsi degli animali e della struttura il 1° Gennaio: se ci fosse la possibilità di inserire in questo testo il rumore o il suono associato alla balle di fieno che rotolano nel del deserto del New Mexico, sarebbe stato molto più semplice spiegare i secondi di assenza, panico, vuoto e non pervenuto che hanno caratterizzato i rappresentanti dell'amministrazione seduti a quel tavolo.
Alla fine il Dott. Pelusi comunicava che sarebbe venuto Agro Aversano il 1° Gennaio.
Ovviamente, come da copione, non si è presentato nessuno. E da qui deriva un interessante considerazione: si continua a sfruttare le lavoratrici e i lavoratori puntando sul profondo senso di responsabilità e professionalità che manca, in modo sempre più evidente, a questa amministrazione.
Questa amministrazione che predica la partecipazione dal basso e “uno vale uno”, razzola male, malissimo. Ma questo si era ampiamente capito.

Questo è quanto emerge dall’incontro di venerdi scorso. Un quadro desolante in cui, al momento, non sembrano esserci margini di trattativa, se non per progetti futuri sui quali però abbiamo scelto di non soffermarci perché sembrano quasi voler distogliere l’attenzione sui problemi attuali.
Il 4 Gennaio è stato convocato un nuovo incontro presso il Dipartimento Ambiente.
Non abbiamo intenzione di restare a guardare l'esito di questa bruttissima storia.
E' la sconfitta della Politica che cede il passo ai tecnici e alla non assunzione di responsabilità.
Ribadiamo con forza che il tavolo del 30 dicembre andava fatto 5,6 mesi fa.
Ribadiamo che siamo parte attiva di tutta questa situazione e non lasceremo indietro nessun cane e nessun gatto. Metteremo in campo ogni azione possibile.

Per resistere un minuto più di loro.

Ex Lavorat* Canile Muratella

Rete Camere Popolari del Lavoro