[Padova] Viola, dacci due minuti!

Un'altra mattinata di lotta per i lavoratori di Busitalia Padova! Dopo lo sciopero del 13 settembre (in concomitanza con l'inizio dell'anno scolastico), culminato in un corteo fin sotto la sede del Comune e nella promessa del sindaco Giordani di provare ad aprire un tavolo con i sindacati confederali e l'azienda, la voce della protesta è tornata a farsi sentire.

Oggi, martedì 10 ottobre, la dirigenza nazionale di BusItalia doveva incontrarsi a Padova con i sindacati confederali. Gli stessi confederali che da anni privano i lavoratori di un diritto fondamentale, perchè si rifiutano di indire le elezioni delle RSU, ben sapendo che le perderebbero miseramente (tra gli autisti dell'urbano i sindacati di base - ADL Cobas, SGB e Sindacato Lavoro Società - contano quasi 200 iscritti su un totale di 280). E gli stessi confederali e che fino a questo momento non hanno fatto niente per contrastare i passaggi che hanno portato nel 2015 alla privatizzazione dell'azienda (ora gestita al 55% da BusItalia, e quindi da Trenitalia, e al 45% dal Comune di Padova tramite APS Holding) e quindi al conseguente peggioramento delle condizioni di lavoro e del servizio offerto alla città, di cui abbiamo già parlato. Una situazione già vista altrove, per esempio a Firenze, che rischia di interessare presto una città come Verona, e su cui si sta per giocare un'importantissima partita anche a Roma.

Ma, restando a Padova, i lavoratori oggi non si sono fatti cogliere impreparati, perchè dopo oltre un anno e mezzo di lotta la rabbia è ormai tanta: alle 9:30 un presidio presso la sede dell'azienda ha obbligato i dirigenti e i confederali a nascondersi e a fare la loro riunione altrove per evitare una sonora contestazione da parte degli autisti presenti, sia dell'urbano che dell'extraurbano. Nel corso della mattinata è stato raggiunto telefonicamente l'amministratore delegato di Busitalia Veneto Franco Viola, che ha fatto vaghe promesse e ha parlato di un possibile incontro in futuro, quando sarebbe stato meno impegnato. Ma il buon Viola è comparso pochi minuti proprio davanti alla sede dell'azienda e ha provato a entrare passando inosservato! Ovviamente il presidio se ne è accorto e l'ha rincorso, e alla fine una delegazione è stata ricevuta nel suo ufficio e ha preso un appuntamento "formale" per martedì prossimo.

Insomma, oggi Franco Viola ha concesso ai lavoratori proprio due minuti, ma è stato costretto ad avviare un confronto che non finirà tanto presto. Non è certo una vittoria, perchè l'incontro della prossima settimana sarà solo il punto di inizio: i problemi da affrontare sono tantissimi, dalla rappresentanza dei lavoratori al sistema di turnazione, fino alla questione complessiva del ruolo e della funzione che il trasporto "pubblico" dovrebbe giocare nelle nostre città.

 

 

 

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