21-05-09 Sciopero nel Paese Basco

I sindacati baschi legati alla sinistra indipendentista e al PNV(ELA, LAB, ESK, STEE, EHNE e Hiru), hanno convocato per il giorno 21 di maggio lo sciopero generale di tutti i lavoratori e le lavoratrici del Paese Basco.

Nonostante l´attivo boicottaggio dei sindacati concertativi spagnoli, dei media e della nuova Amministrazione regionale (da poco passata al Partito socialista), lo sciopero ha avuto una buona adesione.

Nel settore industriale hanno risposto in particolare i lavoratori della regione di Sakana e Iruñea e nell´amministrazione pubblica regionale l´adesione registrata è stata superiore al 70%. Negozi e grande distribuzione si sono fermati per un giorno: il gruppo Inditex, che raggruppa aziende come Zara, Pull and Bear e Bershka, e la grande distribuzione di Carrefour, Lidl, Sabeco, Día e Eroski.

Nonostante l´ampio ricorso a "fasce orarie di servizio garantito" l´adesione è stata notevole anche nel settore dei trasporti: in particolare in "Eusko Tren" (il treno regionale basco) e nel metro di Bilbao. I Porti di Bilbao e di Pasaia sono rimasti praticamente fermi tutto il giorno.La giornata di sciopero è stata però caratterizzata soprattutto da una massiccia mobilitazione in strada. Nonostante l´asfissiante controllo della polizia (sono stati arrestati 9 lavoratori che partecipavano a picchetti), si sono svolte in tutto il Paese Basco decine di manifestazioni.

A mezzogiorno a Bilbao, migliaia di persone hanno sfilato dietro uno striscione che recitava "Langileok eredu ekonomiko eta sozial justuaren alde borrokan", lavoratori in lotta per un modello economico e sociale giusto e contro il ricatto padronale.

Come scrive GARA (quotidiano basco ), le decine di migliaia di persone riunite nelle decine di manifestazioni convocate, "rappresentano la denuncia della classe operaia basca delle politiche che hanno causato la crisi e il rifiuto di farsi carico delle sue conseguenze".

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