È paradossale quel che accade alla Ginori?

Mercoledì 16
I lavoratori dell Ginori hanno deciso di sospendere l'occupazione simbolica dello stabilimento, in seguito alla comunicazione da parte del curatore fallimentare di avviare l'esercizio provvisorio della produzione.


Questo si traduce immediatamente nel ritiro delle Casse integrazioni e nel rientro in fabbrica degli operai. Ancora non è chiaro in che misura la produzione ripartirà e quanti lavoratori potranno rientrare. Ma i Cobas Ginori valutano positivamente questo passaggio perché apre uno spiraglio positivo per il futuro dello stabilimento sestese e permette di rimettere in moto la produzione.

Intanto, come più volte ci hanno spiegato i lavoratori, le commesse non mancano: ultima notizia quella dell'arrivo di un Maxi ordine dal Giappone per 1,2 milioni di euro. Che si va ad aggiungere ai 14 milioni di ordinativi da evadere che sarebbero potuti partire dal 7 gennaio se il Tribunale non avesse dichiarato il fallimento.

La domanda resta sempre la stessa: Com'è possibile che con un acquirente certo (Lenox Apulum), con un piano industriale credibile, con garanzie occupazionali, con degli ordinativi da evadere, il Tribunale abbia potuto emettere sentenza di fallimento?

Non ha senso, è paradossale, se stiamo alla nostra logica, se mettiamo la giustizia davanti al profitto, gli interessi dei più davanti agli interessi particolari..ma evidentemente non è la nostra logica, non è la logica dei lavoratori a guidare le dinamiche produttive, redistributive e occupazionali.

E' evidente che dietro questa battaglia Lenox-Sambonet, si stanno scontrando dei poteri e degli interessi forti che sta a noi smascherare e contrastare.

Fin qui la mobilitazione dei lavoratori, la campagna di solidarietà e di visibilità costruita con l'esterno sta dando dei risultati: i lavoratori seguono questi passaggi, non con fatalismo, ma con la consapevolezza di voler essere determinanti. E lo dimostra il seguito e l'entusiasmo che ha avuto l'occupazione.

Ora l'esercizio provvisorio può essere considerato un passaggio positivo intermedio, perchè riavvia la produzione, ma resta lo stato di agitazione, ribadito dai Cobas Ginori, e restano i rapporti che i lavoratori hanno costruito in questi mesi con il territorio. Stato di agitazione necessario per stare con il fiato sul collo a questa banda di traffichini senza scrupoli, per presidiare che nessun posto di lavoro si perda per avvantaggiare l'acquirente di turno spinto dalle forze politiche dominanti.

Seguiranno aggiornamenti e approfondimenti

Lunedì 14 gennaio
Conferenza stampa

Sabato 12 gennaio
All'Assemblea "Ricuciamo la solidarietà di classe. Dalla fabbrica al territorio, dal territorio alla fabbrica" sono intervenuti lavoratori di diverse realtà (Gkn, Irisbus, Poste, Appalti Università di firenze..). 

Giovedì 10 Gennaio
I lavoratori della Sodexo, multinazionale francese, in lotta contro i licenziamenti annunciati a seguito dei tagli sulla sanità imposti dalla Spending Review, hanno raggiunto la Ginori occupata, da Pisa. A mezza mattinata gli operai della ceramica in occupazione sono stati raggiunti da un corteo di decine lavoratrici provenienti da Pisa. In tempi di crisi la solidarietà di classe diventa una necessità. E' stato quindi naturale che i lavoratori della Ginori accompagnassero le compagne della Sodexo al presidio sotto la Regione alle 12.45.

Sabato 12 iniziativa dibattito alla Ginori occupata Ricuciamo la solidarietà di classe: dalla fabbrica al territorio, dal territorio alla fabbrica, ore 17.

Mercoledì 9 Gennaio
Dalle 9.00 appuntamento alla Ginori
Ore 18.00 "Studenti Operai uniti nella lotta" assemblea e aperitivo

Martedì 8 Gennaio
In mattinata l'incontro alla regione si è risolto con un prevedibile nulla di fatto: i vertici regionali hanno espresso generica solidarietà e hanno promesso di interessarsi alle sorti dell'azienda, dichiarata fallita il 7 gennaio dal tribunale di Firenze, nonostante ci fossero già imprese pronte a rilevarla. Intanto gli operai sono tornati in fabbrica, dichiarandone l'occupazione a oltranza, per discutere anche di come affrontare il rischio della messa in mobilità.

Lunedì 7 Gennaio
Dopo la vergognosa decisione del Tribunale di Firenze di dichiarare il fallimento dell'azienda
, gli operai hanno deciso di occupare la fabbrica e di indire un presidio davanti la Regione Toscana domani, martedì 8, alle ore 9.00, mentre una delegazione incontrerà il Presidente Rossi. Che interessi ci sono dietro questa faccenda? Probabilmente quelli di speculatori immobiliari o acquirenti che sfrutteranno il deprezzamento dell'area, quello che è sicuro è che quest'affare mette in ginocchio i lavoratori e le loro famiglie, nonché il territorio circostante.

Mentre i giudici fanno gli interessi degli speculatori, i politici che governano il territorio, il Sindaco di Sesto fiorentino, il Presidente della Regione Toscana: che risposte danno ai lavoratori? Che dicono e che responsabilità hanno rispetto alla dilagante disoccupazione e alla concomitante chiusure delle fabbriche?
Perchè anche in presenza di un piano industriale credibile sono prevalsi altri interessi?

Pretendiamo risposte concrete e presidieremo l'incontro con il Presidente Rossi domani, martedì 8 gennaio 2013, alle 9.00


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più info:
- Report e interviste Clash City Workers e della giornata di lunedì 7

- il comuncato dei collettivi studentechi
- La Repubblica

- La Nazione
- RaiTv
- Tgr Toscana
- GoNews

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leggi anche
Richard Ginori: i giudici fanno gli interessi degli speculatori (lunedì 7 gennaio)
I lavoratori occupano la Ginori
(venerdì 4 gennaio)

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