[Milano] Expo e trasporti: sferrato un altro attacco, ma i lavoratori rispondono.

Una chiacchierata con Claudio Signore, delegato Cub Atm.

Dopo una trattativa durata diversi mesi, svariati scioperi e tredici incontri, i sindacati (Cgil, Cisl, Uil, Faisa, Ugl, Sama e Orsa) e Atm (Azienda Trasporti Milanesi) hanno raggiunto un accordo in vista di Expo. Di cosa si tratta?

Per sei mesi, i mezzi di trasporto di Milano vedranno aumentare le proprie corse non solo durante il giorno, ma viaggeranno anche di notte, 24 ore su 24. Se sperate che il potenziamento del servizio si traduca in un aumento di posti di lavoro, accantonate subito questa illusione. Dei cinquecento previsti non si vede nemmeno l’ombra e l’idea che il nuovo personale venga formato (guide comprese) durante l’afflusso di massa previsto per Expo, pare quantomeno improbabile, se non folle.

Per garantire il servizio straordinario dei prossimi sei mesi, l’accordo appena firmato propone che i dipendenti Atm rinuncino all’orario ridotto durante il weekend e nel periodo estivo. Nei fatti i lavoratori non potranno godere di una parte delle proprie ferie nemmeno nei mesi di giugno, luglio e agosto. Anche nel migliore dei casi, con l’arrivo di cinquecento nuove assunzioni, va segnalato che Atm si trova già pesantemente sotto organico. Attualmente si fanno 1 milione e 500mila ore di straordinario all’anno, figuriamoci cosa accadrà durante il periodo Expo. L’accumulo di ferie è notevole, in media 50 giorni non goduti per dipendente, che nei prossimi mesi rischiano di salire a 80.

Vista l’impossibilità di un recupero delle ferie a breve, queste rinunce verranno monetizzate dall’azienda, a partire da un bonus di 25 euro per non superare le due settimane di ferie, fino ad arrivare ai cosiddetti “incentivi a piramide”, basati sulla flessibilità individuale dei lavoratori. Il premio finale corrisposto ammonterebbe a circa 83 centesimi al giorno… oltretutto una miseria! Inutile dire che la proposta fa leva su quei dipendenti in difficoltà economica, che saranno più propensi ad effettuare straordinari e a spostare i sei riposi previsti dal contratto vigente, in cambio di denaro. Ciliegina sulla torta: chi lavorerà il Primo Maggio avrà un gettone in più. Atm ha trovato il modo di fare la festa ai lavoratori.

Qual è stata la reazione di macchinisti e conducenti?

Le assemblee organizzate per presentare l’accordo ai dipendenti Atm si sono tenute dopo la firma, a giochi già fatti, senza la possibilità di votare. Questo modus operandi ha creato molto malcontento e ha portato alla convocazione dello sciopero del 14 aprile, non autorizzato dal prefetto e quindi riconvocato per martedì 28. Nonostante la Cub non sia il sindacato maggioritario in Atm, l’adesione è stata altissima: tutte e quattro le linee metropolitane si sono fermate e per i mezzi di superficie la protesta ha coinvolto oltre il 70% dei conducenti, con punte di adesione del 90%.

L’idea di poter disporre dei dipendenti anche fuori dall’orario previsto e pagando un semplice sovraprezzo è molto pericolosa. La stanchezza accumulata dopo un anno di lavoro non è sanabile con il denaro e il rischio di un mancato riposo è pericoloso sia per chi guida, sia per coloro che vengono trasportati. I nuovi turni proposti, tra l’altro, sono fuori dalle regole di sicurezza previste Codice della Strada. Evidentemente ad Atm interessa poco della salute dei propri lavoratori, così come dell’incolumità dei propri passeggeri. Il profitto, come sempre, viene prima di tutto.

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