Alitalia: confermata la cassa integrazione a rotazione

Dopo il tavolo tenutosi tre giorni fa tra il ministro dei Trasporti Maurizio Lupi, Alitalia e i sindacati e l’incontro di ieri tra l’azienda e i sindacati va delineandosi in maniera più chiara il futuro prossimo dei dipendenti dell’ex compagnia di bandiera italiana.

Accantonata per il momento l’ipotesi di cassa integrazione a zero ore, il verbale dell’incontro parla di “meccanismi di rotazione in Cigs e/o solidarietà, le cui quantità definite a seguito del confronto, saranno direttamente correlate alla necessità di riduzione delle attività cui sono adibiti, prevista nell'ambito della riorganizzazione aziendale, ovvero a processi di ricollocazione, con esclusione di sospensioni a zero ore, nell'ottica di un complessivo recupero occupazionale nella prospettiva di un futuro sviluppo industriale della compagnia”.

Nonostante la situazione disastrosa in cui versa l’azienda e l’inconsistenza dei piani di riqualificazione e rilancio evocati nel verbale e nelle recenti interviste al’A.D. Del Torchio l’atteggiamento complessivo è di ostentato ottimismo, in primis da parte del premier Letta, che sembra continuamente sottendere, nei suoi interventi in proposito, che “ognuno farà la sua parte”, rassicurazioni che suonano vaghe quanto sinistre. Intanto nei prossimi 30 giorni si chiarirà anche l’effettivo interesse e i contorni della possibile partnership della compagnia degli Emirati Arabi e Alitalia, come comunicato in una nota dell’azienda che conferma che le due compagnie aeree sono entrate "nella fase finale di un processo di due diligence volta al possibile investimento di Etihad in Alitalia".

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