Micron Technology: lavoratori presidiano il Ministero dello Sviluppo Economico

Oggi, 1 aprile, i dipendenti di Micron Technology presidiano il Ministero dello Sviluppo Economico per difendere i loro posti di lavoro.
La multinazionale dell'informatica, leader nel settore della produzione di memorie montate su smartphone, tablet e tv dei giganti del settore (Apple, Samsung, LG, Sony...) ha annunciato tagli al personale in quattro dei cinque stabilimenti italiani.

Dei circa 1500 dipendenti, 421 saranno buttati fuori dagli impianti di Agrate-Vimercate (MI), Arzano (NA), Catania e Avezzano (AQ).
Le motivazioni sono le solite (nonostante i bilanci con profitti a 9 zeri): la competizione in un mercato globale sempre più concorrenziale avrebbe portato alla decisione del ridmensionamento, annunciato lo scorso 20 gennaio e previsto a partire dal 7 aprile.
Ma i dati dicono ben altro: nel 2013 il valore delle azioni è più che triplicato (da 7 a 24 dollari), gli utili sono stati di 1,2 miliardi, il fatturato di 12 miliardi (previsto per il 2014 l'arrivo a quota 15 miliardi, in un mercato che vale complessivamente 30 miliardi).

Ci pare insomma, come sempre, che dietro parole asettiche come ridimensionamento e riorganizzazione si nasconda la volontà di aumentare i profitti a scapito del lavoro.  Seguiremo la vicenda e pubblicheremo ulteriori aggiornamenti.

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