[Campania] Sita Sud: doccia fredda. Mobilità per 440 lavoratori che bloccano l'Amalfitana

Scritta l'ennesima pagina nera della tragedia trasporti in Campania. Dopo l'incontro tra sindacati e azienda del 5 maggio, giunge la doccia fredda della mobilità per 440 dipendenti di Sita Sud "a causa dei problemi riscontrati dall'azienda nella gestione dei servizi con la Regione Campania e con le Province di Napoli, Salerno ed Avellino".

 

Prontamente i lavoratori, come annunciato, hanno inscenato una protesta bloccando la viabilità della statale Amalfitana. Nel frattempo l'Anas rende noto che: "il traffico in direzione Positano è provvisoriamente bloccato sulla strada statale 163 "Amalfitana", in prossimità del km 5,000".

La giornata di ieri era già cominciata sotto i peggiori auspici con una prima riunione, iniziata poco dopo le 10, fra il direttore dell'azienda Simone Spinosa ed i rappresentanti sindacali e si è chiusa poco dopo con la conferma del licenziamento collettivo. Nel pomeriggio i lavoratori hanno proclamato lo stato d'agitazione bloccando il servizio e riportando i mezzi nei depositi.

Nel frattempo la maggiore preoccupazione della Regione Campania (colpevole della criminale gestione del TPL sul territorio) sembra più quella di impedire l'agitazione dei dipendenti parlando di servizio pubblico da garantire! Ma si riferiscono allo stesso servizio pubblico da loro sabotato per svenderlo ai privati e che durerà ancora ben poco visto l'inaudito taglio di personale?

Di seguito le parole del diretto interessato, l'assessore regionale ai trasporti Sergio Vetrella: "incomprensibile come sia possibile che, mentre è ancora in corso un iter condiviso da tutte le amministrazioni coinvolte e dalla stessa società SITA, iter che richiede ancora la chiusura del procedimento espletato secondo quanto le norme richiedono e che ha fatto di tutto per andare incontro alla società, a pochi giorni dalla trasmissione della memoria tecnica alla SITA per ricevere le sue controdeduzioni, la risposta sia una lettera di un avvocato e l'annuncio della messa in mobilità di 439 lavoratori creando sconcerto in tante famiglie. La SITA resta, se continua a rifiutare la firma del contratto, sotto obbligo di servizio pubblico".

Seguiranno aggiornamenti poichè la situazione è davvero drammatica e costituisce l'ennesimo attacco alle condizioni di vita di tutta la popolazione oltre che degli stessi lavoratori interessati.

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