[Livorno] Trelleborg fa l’open day, ma c’è il presidio contro 8 licenziamenti

Ripubblichiamo da SenzaSoste.
Sabato 13 settembre, Trelleborg ha organizzato l’open-day aziendale, in sostanza una visita  allo stabilimento a cui erano ammessi familiari e amici dei dipendenti. L’inusuale  schieramento di guardie giurate, le transenne collocate davanti all’ingresso, dicevano  però che qualcosa preoccupava non poco la dirigenza della multinazionale che ha sede  anche in via March (zona Picchianti).

Dopo il recente licenziamento di 8 operai, la “festa” è stata infatti rovinata dal neo-costituito Coordinamento Lavoratori Livornesi, che ha organizzato un presidio di solidarietà a partire dalle ore 9,30. Presidio che ha visto la partecipazione di una  rappresentanza dei lavoratori delle aziende livornesi.

Il presidio fatto nella stessa giornata dell’open day, ci dicono i lavoratori, serve per dimostrare che non è tutto oro ciò che luccica e in gioco ci sono dei posti di lavoro. “Non c’è niente da festeggiare, i lavoratori dovete reintegrare” campeggiava a grandi lettere su uno striscione  appeso ad una rete di fronte all’azienda, per ricordare che il futuro di 8 famiglie è quanto mai in bilico.

Ricordiamo che sono 8 i licenziati (lavoratori scomodi probabilmente, ma anche ultracinquantenni) e successivamente l’azienda ha proceduto a 21 nuove assunzioni. Cosa si è voluto fare? Sostituire lavoratori a contratto indeterminato con giovani, precari e ricattabili? L’azienda punta ad una riduzione dei costi, o c’è qualcosa di più, una cultura del dominio ideologico dell’impresa che si è voluto a tutti i costi affermare, licenziando anche un lavoratore a 5 anni dalla pensione?

E’ più che probabile che la vicenda abbia un epilogo giudiziario, ma pone comunque un interrogativo a cui tutti i sindacati dovranno dare risposta.

VIDEOINTERVISTA AD UNO DEI LAVORATORI LICENZIATI di Stefano Santini

 

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