Meridiana: i 1600 esuberi ancora nella turbolenza

La vicenda dei lavoratori della compagnia aerea Meridiana non accenna ancora a sciogliersi. La compagnia aveva minacciato di avviare più di 1600 procedure di mobilità: alla notizia i lavoratori hanno reagito compatti, arrivando, nella giornata del 22 settembre, ad occupare la sala partenze dell'aeroporto "Costa Smeralda" di Olbia.

All'interno dello scalo le parole scaturite dai presenti sono state ben chiare: non esistono soluzioni intermedie, non tratteremo sul numero degli esuberi! Ci dobbiamo salvare tutti!
Il giorno successivo, il 23 settembre, i dipendenti di tutte le basi (o ex basi) della compagnia - Olbia, Cagliari, Malpensa, Verona, Firenze - hanno presidiato l'edificio del ministero del lavoro per mettere pressione a chi, seduto intorno a un tavolo, stava decidendo dei loro destini: il ministro del lavoro Poletti, quello delle infrastrutture Lupi, il presidente e l'assessore ai trasporti della regione Sardegna Pagliaru e Deiana, rappresentanti della regione Lombardia, i sindacati e i rappresentanti di Meridiana.

Alla fine, l'incontro si è concluso con una specie di time-out: Meridiana ha accettato di congelare le procedure di mobilità fino al 21 ottobre. Non è chiaro cosa debba cambiare da qui alle prossime tre settimane...Poletti e Lupi parlano dell'avvio di una fase di approfondimento e di confrontro tra sindacati e azienda sul piano industriale. Eppure, subito dopo l'incontro al ministero, il presidente di Meridiana Marco Rigotti ha dichiarato che la proprietà (il principe Karim Agha Khan IV) ha già fatto enormi sforzi per mantenere in vita la compagnia e che, quindi, gli esuberi saranno inevitabili.
Staremo a vedere come andrà a finire per questi lavoratori, già in cassa integrazione straordinaria dal 2011 e con il rischio di licenziamento alle porte.

fonti: conquistedellavoro, unionesarda, lastampa

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