[Padova] Replica alla lettera dei lavoratori Irlanda in Festa

Pochi giorni fa, il giorno di San Patrizio, abbiamo pubblicato sul nostro sito una lettera dei lavoratori di “Irlanda in Festa” Padova.
Nella lettera si denunciavano assunzioni effettuate in base all'aspetto fisico, orari prolungati con poche pause, un'organizzazione carente, licenziamenti repentini con minaccia di non essere pagati, un trattamento umiliante delle lavoratrici, la mancanza di attrezzature necessarie alla tutela dei lavoratori.

Su questi punti, la società WOL S.r.l., organizzatrice dell'evento, ci ha risposto affermando che: “le assunzioni sono state effettuate in base alle capacità professionali e all’entusiasmo dimostrato dai lavoratori e non certo in base al sesso, all’aspetto fisico degli stessi o alla nazionalità”, negando “categoricamente che le nostre collaboratrici siano state “umiliate”, “trattate come bambole” da “alcuni capi””, e sostenendo che “da ultimo, pur non essendovi alcuna necessità, precisiamo che al personale addetto alla Manifestazione sono garantiti tutti i diritti previsti dalla legislazione vigente in materia di lavoro.”.
Viene inoltre contestato l'anonimato degli autori della lettera, che rende impossibile verificare le informazioni contenute in essa. D'altra parte l'anonimato rimane una scelta obbligata per la paura di ritorsioni e la preoccupazione dei lavoratori di perdere la possibilità di lavorare ancora per questa o per altre imprese.
A noi comunque sembra che le condizioni di lavoro lì raccontate siano riscontrabili da chiunque lavori (o abbia lavorato almeno un giorno) nell'ambiente fieristico, nella ristorazione, nell'intrattenimento e nei grandi eventi, e la vasta risonanza che ha avuto la lettera in questione corrobora ulteriormente la nostra impressione.
E ci chiediamo infine se la legistazione vigente a tutela del lavoro sia sufficiente quando è consentito a un’impresa che organizza un evento cui partecipano migliaia di persone di assumere e licenziare lavoratori - debitamente selezionati - giorno per giorno, grazie al pagamento in voucher.
Per ultimo, rinnoviamo l'invito agli artisti del festival a contribuire in qualsiasi modo alla causa dei lavoratori, perchè non è mai troppo tardi per fare la scelta giusta.

Di seguito pubblichiamo la risposta di WOL S.r.l.

Siamo gli organizzatori della Manifestazione “Irlanda in festa” che si sta tenendo in Padova – via Tassinari 1 nell’area del Gran Teatro Geox e, in riferimento gli articoli apparsi in questi giorni in alcuni quotidiani locali, precisiamo quanto segue.

Non possiamo non manifestare il nostro stupore che sulla stampa locale sia stato dato rilievo a una “lettera” che, non risultando sottoscritta da alcuno e della quale non è possibile verificarne né la paternità né la provenienza, potrebbe essere stata redatta da chiunque e, quindi, anche da qualcuno che non ha intrattenuto con noi alcun tipo di rapporto.

Vero è, infatti, che dopo aver letto quanto pubblicato il 17 corrente sul sito Clash City Workers, abbiamo parlato con i nostri Collaboratori che, dichiaratisi soddisfatti delle loro condizioni lavorative, si sono sentiti offesi e denigrati dal contenuto della suddetta “lettera” escludendo, nel modo più categorico, che la paternità di essa sia rinvenibile tra la nostra forza lavoro.

Ricordiamo, infatti, che il successo che la Manifestazione sta incontrando dipende anche e soprattutto dalla massima collaborazione che riscontriamo nei lavoratori e dalla coesione che si è creata tra loro e la Direzione.

Tra l’altro, oggi siamo venuti a conoscenza che alcuni soggetti, non ancora identificati, avrebbero contattato i nostri Collaboratori, offrendo loro anche somme di denaro, per indurli a “inventarsi” accuse nei nostri confronti.

Non escludiamo, peraltro, che la “lettera” da Voi pubblicata sia stata predisposta da qualcuno che, pur avendo superato la selezione del personale, non abbia, poi, di fatto prestato la propria attività lavorativa: invero, a causa delle basse temperature indicate dalle previsioni meteo, ci siamo visti costretti a rinunciare ad alcuni lavoratori che risultavano in sovrannumero rispetto alle nostre effettive necessità

Evidenziamo, comunque, che le assunzioni sono state effettuate in base alle capacità professionali e all’entusiasmo dimostrato dai lavoratori e non certo in base al sesso, all’aspetto fisico degli stessi o alla nazionalità.

Neghiamo, inoltre, categoricamente che le nostre collaboratrici siano state “umiliate”, “trattate come bambole” da “alcuni capi”, accuse per le quali ci riserviamo di agire in qualsiasi sede a tutela della nostra immagine.

Solo per scrupolo facciamo presente che gli artisti cui i “lavoratori avrebbero chiesto aiuto”, i Modena City Ramblers, da sempre sensibili a queste tematiche, letta la pubblicazione apparsa il 17 corrente sul sito Clash City Workers, si sono rifiutati di darvi alcun seguito attesa l’anonimità dei richiedenti e si sono dichiarati disponibili altresì a un incontro con i lavoratori interessati che, ovviamente, è andato deserto, circostanza che conferma la strumentalità e l’infondatezza delle contestazioni mosse nei nostri confronti nella “lettera”.

Da ultimo, pur non essendovi alcuna necessità, precisiamo che al personale addetto alla Manifestazione sono garantiti tutti i diritti previsti dalla legislazione vigente in materia di lavoro.

In ogni caso Irlanda in Festa si è confermata una delle maggiori manifestazioni gratuite in Italia e il programma continua con il gran finale di venerdì, sabato e domenica.

Wol s.r.l.

Il Presidente

Daniele Cristofoli

Rete Camere Popolari del Lavoro