Ascoltiamo la voce dei lavoratori del San Carlo che da alcuni giorni protestano contro le ricadute che il cosiddetto decreto “Valore Cultura” avrà sul loro salario e sulle loro prospettive lavorative.
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Questo provvedimento – in esame nei prossimi giorni alla Camera – “taglia in modo unilaterale la retribuzione di secondo livello consentendo così alle amministrazioni di ripianare i debiti creati dalle gestioni fallimentari degli ultimi anni a discapito dei lavoratori”, spiegano in una nota le rappresentanze sindacali unitarie del teatro.
I lavoratori, che grazie alle loro proteste hanno fatto sì che venisse annullato il concerto inaugurale della stagione del celebre teatro napoletano (fissato per sabato 28 settembre) con annessa passerella istituzionale ( avrebbe dovuto assistervi, tra gli altri, anche il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano), hanno dimostrato di essere determinati non mollare e hanno deciso di far permanere lo stato di agitazione e di restare in assemblea permanente fino a quando non avranno avuto risposte certe e chiare su ciò che li aspetta.
Martedì 1 ottobre è stato convocato il consiglio d’amministrazione per capire quale sarà il futuro delle maestranze e degli artisti del San Carlo, speriamo che la lotta paghi!